Sgarro o faida

Caro direttore,
al desk della cronaca del Mattino (supervisore Aldo Balestra, responsabile Gianni Molinari e vice Corrado Castiglione, mentre il capo della Grande Napoli è Francesco Vastarella) c’è qualcuno che ce l’ha con il cronista di giudiziaria Giuseppe Crimaldi. Non è la prima volta infatti che si ritrova smentito dal titolo del suo articolo o da altri servizi pubblicati nello stesso giorno.
È accaduto anche il 7 gennaio quando scrive delle ipotesi investigative sull’omicidio di Luigi Di Rupo, la prima esecuzione del 2016. Firma un lungo pezzo di piede pagina intitolato Di Rupo, la ‘giustizia’ lampo degli Scissionisti, completato dal sommario: L’agguato di Melito deciso per uno sgarro all’interno del clan. L’ipotesi scaturisce sin dall’attacco dell’articolo: Dietro l’uccisione di Luigi Di Rupo c’è con ogni probabilità uno sgarro imperdonabile.
Giri pagina e ti ritrova un’altra verità. In apertura, a tutte colonne, c’è il servizio del corrispondente dal Giuglianese Mariano Fellico. Questo l’incipit: L’ombra di una nuova sanguinosa faida aleggia nell’area a nord di Napoli. E il titolo riflette questa lettura: L’agguato a Di Rupo, è una nuova faida. E allora: sgarro o faida?

Enrico Lottara
 
Corrado Castiglione
Giuseppe Crimaldi