Anche in Campania cordoglio per 'Steve'

Sant’uomo o personaggio animato solo da uno smodato desiderio di business? Ora che è morto tutti a celebrarlo e a rimpiangerlo, a recitarne a memoria le frasi celebri e a ricordare puntualmente di averlo conosciuto anni fa personalmente, perché nessuno smentirà mai.
Necrologi su Facebook (tanto, sono gratis) spericolati messaggi confidenziali (Ci mancherai, però scritto in inglese perché fa più fine e poi perché non è detto che conoscesse l’italiano). Insomma, tutti hanno avuto un ricordo per Steve Jobs, che era un genio però non lo faceva gratis,e quindi per l’aggettivo fate a piacere vostro. Nessuno si è sottratto alla cerimonia delle doglianze. Nemmeno i vertici della nostra regione, opportunamente attivati dai rispettivi addetti stampa.
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, tante notti trascorse al computer  durante le inchieste che lo hanno reso celebre, tra cui Why not? (rispolverata e riaperta lo scorso 21 settembre dalla Cassazione che ha rinviato gli atti al tribunale di Catanzaro), saluta l’amico con un sobrio ma confidenziale Ciao Steve. E ho detto tutto.
Stefano Caldoro, che già molti chiamano Steve, fu tra i primi a credere nelle potenzialità del Macintosh ricorda con commozione che al club Turati di Napoli i socialisti spesero un po’ di soldi per quelle apparecchiature. Chissà quanto saranno costati quei computers. “Erano strumenti essenziali” afferma il presidente della Regione Campania. Appunto.
Infine non poteva mancare Giggino Cesaro, avvisato tempestivamente dal portavoce Roberto D’Antonio della dipartita.” Di Giobb mi piace conservare la visione ottimistica della vita e la sua famosa pazienza, che deve essere di esempio ai giovani nella lotta contro la camorra”.

Hans Schnier
(*) Da www.sport10.it
 
Steve Jobs (*)
Luigi De Magistris
Stefano Caldoro
Luigi Cesaro