Ordine lombardo fermo
sull’esposto del Sugc

IL MITO dell’efficienza milanese almeno per quel che riguarda l’Ordine dei giornalisti della Lombardia, presieduto da Alessandro Galimberti, sembra un falso mito.
Il 27 luglio il presidente del Sindacato campano dei giornalisti Gerardo Ausiello invia un esposto al consiglio di disciplina lombardo, guidato da

Paolo Colonnello, per segnalare le frasi “esplicitamente e gravemente razziste” pubblicate dal giornalista Daniele Martinelli sulla sua pagina Facebook e ampiamente riprese daisocial network e da molte testate

Gerardo Ausiello e Daniele Martinelli

giornalistiche”. Al 9 settembre il fascicolo non si è ancora spostato dalle scrivanie dell’Ordine a quelle del consiglio di disciplina.
Nel suo intervento Martinelli ricorda che i sei carabinieri della caserma Levante di Piacenza arrestati il 22 luglio scorso per reati che vanno dallo spaccio all’estorsione alla tortura sono tutti meridionali (tre napoletani, due siciliani e un pugliese, precisa). Quindi, “va ribadito che la predisposizione a delinquere e a fare del male è solitamente propria di chi nasce, cresce e si forma al Sud”. E continua: “del resto la camorra, la Sacra corona unita, la ‘ndrangheta o la mafia con i loro metodi di sangue e violenze non sono propriamente associabili alle mentalità tipiche del Piemonte, della Lombardia o del Veneto. Nessun valtellinese ha mai sciolto un bimbo nell’acido. Il siciliano Spatuzza”. La pagina del giornalista lombardo viene cancella da Facebook ma Martinelli non demorde e ripubblica il testo censurato sul suo blog aggiungendo altre espressioni offensive.
A questo punto il presidente del Sindacato campano invia a Milano il suo esposto nel quale cita il ‘Testo unico dei doveri del giornalista’ e segnala che “le affermazioni di Martinelli incitano all’odio razziale nei confronti

Paolo Colonnello e Alessandro Galimberti

dei meridionali e che il nostro ordinamento giudiziario prevede pene severe per chi propaganda idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale o etnico”.
Chiede quindi che “il consiglio di disciplina apra un procedimento

nei confronti del giornalista Daniele Martinelli e prenda in considerazione la possibilità di comminare la massima pena prevista dalla legge ordinistica”.
Ausiello ora aspetta notizie da Milano. “Spero che, terminate le ferie, – dichiara a Iustitia l’Ordine trasmetta subito il fascicolo al consiglio di disciplina che, se lo riterrà opportuno, può decidere di ascoltarmi”.