Sono le 14 di domenica 24 gennaio: i napoletani si sono appena seduti a tavola per la rituale manifestazione domestica che li vedrà opposti ai paccheri al ragù con annessa tracchiolella, mentre il cuore è lì in Toscana, all’Armando Picchi di Livorno dove è di scena il Napoli di Walter Mazzarri.
Vibrano le forchette, si parte. E si accende Rai 3 per sapere le novità del Tg Campania. La conduttrice è Annalisa Angelone che presenta la notizia-copertina, e le forchette restano per un attimo a mezz’aria.
C’è un omicidio, un abbattimento di case abusive, una fabbrica occupata, un blitz dei carabinieri? No, questi sono giorni in cui si commemora la Shoah, e anche in via Marconi va in onda una sorta di Giorno della memoria.
Il primo scoop, giusto per far capire che il domenicale è una missione e non una arida per quanto sostanziosa voce della busta paga dei giornalisti, ha per titolo Il tempo delle mele: un tuffo al cuore per chi è stato adolescente nel 1980 e si è immedesimato nella tenera storia di’amore di Vic Beretton (Sophie Marceau).
Sono passati trent’anni, e il tempo è canaglia. Dove è finito quel volto innocente e sbarazzino? Questa non ci sembra l’adolescente Sophie, per quanto cresciuta, ma piuttosto somiglia a Poupette, la sfiziosissima bisnonna della protagonista. Anche i paccheri ci guardano delusi e tentano di annegarsi nel ragù. A presentare il servizio sulla mela annurca è Lelia Meola, che ci sembra un po’ imbarazzata o forse è solo un'impressione.
Segue un’altra esclusiva: da Teora, paese irpino devastato dal terremoto del 1980 (stessa data del film: deve essere stata una puntata monografica del Tg regionale) appare Gianni Porcelli che ci informa di una iniziativa di solidarietà dei sopravvissuti irpini a favore delle vittime del sisma di Haiti (ci auguriamo che abbiano suggerito cosa non fare). A seguire un tempestivo servizio di Cecilia Donadio sul Teatro di San Carlo che inaugura la stagione il mercoledì successivo. E a questo punto la tracchiolella tenta il suicidio con uno stuzzicadenti.
Alla fine del telegiornale ci piace pensare che il capo redattore responsabile Massimo Milone, simile al direttore dell’orchestrina di bordo del Titanic, abbia guardato con orgoglio i propri musicisti mentre la nave cola a picco e abbia esclamato: “Suonare con voi è stato un onore”. |