"Aspettiamo le motivazioni"

Ho solo ora preso visione del lancio Ansa del 5 febbraio che riporta la notizia dell'assoluzione di Massimiliano Amato diffusa dalla casa editrice Cento Autori.
Per amore di verità e completezza dell'informazione, in attesa di conoscere per esteso le motivazioni che renderanno ancora più chiaro l'iter argomentativo del giudice estensore della sentenza, mi preme sottolineare come l'assoluzione sia stata dichiarata dal giudice per tenuità del fatto, sulla scorta della novella legislativa introdotta con il decreto legislativo n. 28 del 2015.
Orbene, ciò significa che il giudice di primo grado ha ritenuto provata la diffamazione ma a causa di alcune ragioni (la lettera pubblica di scuse inviata a Palmiro Cosentino dal giornalista e la correzione intervenuta nelle edizioni successive del libro ‘il Casalese’) ha ritenuto la diffamazione (accertata) non punibile per tenuità del fatto.
Maggiori delucidazioni saranno possibili solo alla luce delle motivazioni che ancora debbono essere depositate.
In ragione di quanto sopra dedotto appare dunque forse un po' forzato il tenore del comunicato diffuso dalla casa editrice e da Amato (tra l'altro imputato in un secondo e diverso processo penale per diffamazione contro altro membro della famiglia Cosentino).

avvocato Amedeo Barletta,
difensore e procuratore speciale della parte civile
(Palmiro Cosentino) costituita nel procedimento
penale contro Massimiliano Amato

 
Massimiliano Amato
Amedeo Barletta