De Giovanni vince
anche in tribunale

È UN PERIODO d’oro per lo scrittore Maurizio De Giovanni. Ha due fiction sulle reti Rai che stanno realizzando ascolti straordinari andando in onda in giorni consecutivi: la domenica in prima serata c’è ‘Mina Settembre’ con Serena Rossi e il lunedì “Il commissario Ricciardi’ con Lino Guanciale. E domenica 7 febbraio ‘Mina Settembre’ ha superato anche Fabio Fazio che intervistava l’ex presidente degli Stati Uniti

Barak Obama.
Ai successi editoriali De Giovanni ha aggiunto anche una vittoria giudiziaria. Si è infatti chiusa in primo grado la controversia che vede lo scrittore e la Rizzoli Libri (dal 2016 controllata dalla Mondadori) citati in

Lino Guanciale e Serena Rossi

giudizio da Pietro Valente, titolare della casa editrice CentoAutori di Villaricca, per violazione del copyright, avere cioè ceduto nel 2015 alla Rizzoli quattro racconti sul Calcio Napoli che aveva già pubblicato con Valente dal marzo 2008 all’ottobre del 2010, con riserva dei diritti per CentoAutori fino al gennaio 2019.
La prima udienza si è tenuta il 25 gennaio del 2018 con in campo per De Giovanni l’avvocato Roberto Esposito, per la Mondadori il legale milanese Ruggero Russo, dello studio Polvani, e per Valente gli avvocati Guido Giardino e Ornella Tarantino. Dopo una serie di udienze e il passaggio di due giudici (Francesco Abete e Roberto Rustichelli) il 26 gennaio la sezione del tribunale di Napoli specializzata in materia di impresa (presidente Dario Raffone, relatrice Caterina Di Martino e consigliere Adriano Del Bene) ha rigettato la richiesta della CentoAutori nei confronti di De Giovanni e della Rizzoli, ha accolto la domanda riconvenzionale dello scrittore dichiarando risolto il contratto stipulato da Valente e De Giovanni il 10 gennaio del 2009 e ha condannato la CentoAutori al pagamento di 5.800 euro di spese legali.