Occasione sprecata

Un racconto polifonico della città. Cinquanta scrittori contemporanei, italiani e stranieri, per ‘Napoli, nessuna e centomila’, il volume di "Repubblica", della collana "Novanta/ Venti", che in Campania è stato abbinato in edicola, a titolo gratuito, al quotidiano La Repubblica il 5 febbraio.
La città nei suoi molteplici aspetti, raccontata attraverso testi editi e inediti di autori che hanno guardato Napoli da piani prospettici diversi, andando spesso oltre le convenzioni, per restituirne l'immagine che ogni volta cambia.
Per amore della verità il libro omaggio di Repubblica il 28 gennaio era andato esaurito, con oltre 11mila copie vendute in città. Per questo motivo è stata organizzata una ristampa e ampio spazio all'iniziativa era stata data dalle pagine napoletane del giornale e dai media, stampa e tivù, tra queste il tgr Rai.
In occasione della prima uscita di ‘Napoli nessuno e centomila’ la mia edicola aveva ricevuto 29 copie andate esaurite già alle 11, non riuscendo ad accontentare altre persone, tra clienti abituali ed occasionali. Dopo il grande successo della prima uscita, mi sarei aspettato un buon quantitativo di copie, invece ho ricevuto dal distributore Di Canto solo dodici copie del giornale fondato da Eugenio Scalfari, rapidamente esaurite.
Ho chiamato l'ufficio diffusione per chiedere chiarimenti. Una gentile signora mi ha spiegato il motivo delle poche copie ricevute. Repubblica ha fornito al distributore poco più di 5mila copie da diffondere su Napoli, meno della metà di quelle stampate in occasione della prima uscita del libro.
Una brutta figura per il secondo quotidiano d'Italia, incapace di organizzare nel migliore di modi una promozione da loro ideata e sostenuta dai media. Una brutta figura, con tanti clienti non accontentati, per gli edicolanti partenopei.
Ma dell'edicola, la principale rete di vendita dei quotidiani, a Repubblica evidentemente importa poco o nulla. In un periodo di forte calo delle vendite della stampa, aggravata dalla pandemia, una adeguata fornitura di quotidiani e libri omaggio di Repubblica avrebbe costituito un ‘tesoretto’ per il distributore locale e per le rivendite sparse sul territorio.

Giuseppe Parente

 
Giuseppe Parente