Pregiatissimo direttore,
sono l'avvocato Marina De Siena di Caserta. Sono uno dei creditori per
un'ingente somma della Editoriale Corriere, ammesso al passivo del
fallimento con provvedimento definitivo il mio credito per € 452.268,42
inerente parcelle professionali non pagate dai signori Clemente Maurizio e
Pasquale nella qualità di amministratori. Dal 1997 al 2002 ho assistito e difeso in molteplici
procedure giudiziali e stragiudiziali l'Editoriale Corriere ricevendo solo degli
acconti e credendo alle assicurazioni dei fratelli Clemente circa il pagamento dei
saldi. Gravissimo é il danno che mi hanno arrecato e gravissima la
mortificazione considerando l'abnegazione con la quale ho lavorato!! La
curatela fallimentare ora difenderà anche i miei interessi.
Voglio controbattere, quindi, al signor Maurizio Clemente che non é vero che, come
afferma nell’articolo di Iustitia, molti creditori sono stati pagati e restano
esposizioni con gli enti previdenziali. Ed il mio ingente credito? Per il signor
Clemente più di 400.000,00 euro sono bruscolini? Pensa di far fronte con mezzi
propri al debito verso di me? Il procedimento penale andrebbe completato con
provvedimenti cautelari di sequestro altrmenti se i Clemente vendono tutto
cosa resterà a noi creditori? Distinti saluti. |