Sugc contro carcere
e querele bavaglio

SUGC, NON FERMARCI DI FRONTE A CARCERE CRONISTI Sindacato, avanti con battaglia legale e politica
(ANSA) - NAPOLI, 8 GIUGNO - «Non ci possiamo fermare, perché il giudizio per ora è sospeso, e non sappiamo in che termini si esprimerà la Corte costituzionale e quindi dobbiamo continuare la battaglia contro il carcere ai giornalisti». Lo ha detto Claudio Silvestri, segretario del Sugc, sindacato unitario giornalisti della Campania, in occasione dell'iniziativa promossa oggi a Napoli contro il carcere per i giornalisti per il reato di diffamazione a mezzo stampa, alla vigilia della decisione della Corte costituzionale chiamata a pronunciarsi sulla legittimità della pena detentiva.
Una vicenda, quella dell'eccezione di incostituzionalità, sollevata da un caso del territorio per il processo per diffamazione a mezzo stampa contro Pasquale Napolitano, all'epoca collaboratore del quotidiano Il Roma, e il direttore della testata Antonio Sasso.
«La via politica è la strada maestra anche se tardiva; - ha sottolineato il presidente del Sugc Gerardo Ausiello - ma meglio tardi che mai perché affrontando questo tema ne resterà traccia». La battaglia corre su due binari. Accanto a quella legale, nelle aule di tribunale, c'è quella politica. «Con Lorusso e Giulietti, segretario e presidente di Fnsi - ha spiegato Silvestri - c'è una interlocuzione con il Parlamento su progetti di legge in discussione».
Accanto a quello per il carcere per i giornalisti, anche il tema delle querele temerarie per il quale «l'auspicio è che si arrivi presto a una svolta con l'approvazione dei testi». «Non è necessario che la querela sia temeraria - ha aggiunto - spesso basta già la querela in sé perché rivolgersi a un avvocato ha costi che non sempre è facile sostenere».
Da Ausiello arriva, infine un appello a tutta la categoria dei giornalisti. «Dovrebbe essere una categoria compatta e unita; - ha evidenziato - ci stiamo giocando anche una nostra credibilità, come giornalisti, in sede politica. Non servono tentativi di inquinare il clima da parte di sparute minoranze».
Nel corso dell'incontro, al quale, in videoconferenza hanno preso parte anche i rappresentanti di altre associazioni regionali della stampa, è stata ricordata l'iniziativa, promossa dall'Associazione Articolo 21, contro le querele bavaglio e il carcere per i giornalisti con la raccolta di firme che ha raggiunto centinaia di adesioni. (ANSA). 
YW9-DLP 8-GIUGNO-20 15:03