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Mark Zuckerberg
“stregato da Napoli”
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C’È IL “cambio di paradigma” annunciato al suo arrivo da Roberto Napoletano così dalla narrazione a occhiali scuri, perfino un po’ disfattista, si è passati in un solo balzo a quella del “siamo la terra delle grandi opportunità, ci aspetta la nuova età dell’oro”. Ma tenere la linea, per i giornalisti del “Mattino” non è facilissimo. E poi, c’è sempre chi è più realista del re. Così, per la serie nuovo paradigma, oggi che diciamo?
Il 9 luglio il giornale si gioca in prima pagina un taglio centrale con la foto del “Launchpad”, il megayacht di Mark Zuckerberg, patron di |
Meta, ormeggiato al largo di Mergellina, e titola: “Napoli strega Mark”. Il richiamo è a un ‘Primo Piano’ di Gennaro Di Biase all’ interno. “Napoli incanta anche Mark”, conferma il titolo. Ma come e in che modo? Che cosa ha visto il re dei social media? Che cosa ha fatto a Napoli per rimanerne stregato? Non si sa. In realtà
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Mark Zuckerberg |
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Di Biase precisa che l’imbarcazione (120 metri) non è entrata in porto perché troppo grande. Ma Zuckerberg sarà sceso a terra? Boh. Magari no. Di Biase scrive infatti che “da fonti vicine” al patron di Facebook “trapela che gli sarebbe piaciuto entrare in porto e che spera di poterlo fare la prossima estate”.
Allora, chi lo ha stregato a distanza? La contraddizione in redazione qualcuno deve averla colta ed ecco che nella didascalia che accompagna la foto del “Launchpad” si corregge il tiro: “Turisti e napoletani stregati dalla bellezza della nave”. Tutti stregati, dunque. “Il primo sorso affascina, il secondo Strega”, recitava il claim del vecchio spot di un liquore. Ma il terzo, poi, dà alla testa.
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Aramis de Vannes |
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