Cormezz, arrivi
da Bari e Milano

A SEDICI ANNI dalla nascita il Corriere del Mezzogiorno fa il grande salto e per la prima volta avrà un amministratore delegato targato Rizzoli Corriere della sera: il 16 maggio è convocata l’assemblea dei soci che ufficializzerà la nomina di Domenico Errico. Natali napoletani, quarantatre anni compiuti a marzo, una laurea in economia all’università Partenope, moglie giornalista (Maria Rosaria Marchesano) e una figlia, Errico nel ’99 si trasferisce a Milano e inizia a lavorare in una start up controllata dal gruppo De Agostini per poi trasferirsi come call center manager all’Editoriale Seconda Mano, società controllata da un gruppo franco canadese. Nel 2007 c’è l’approdo

alla concessionaria di pubblicità della Rcs; due anni più tardi arriva la promozione a direttore generale di due società, Trovolavoro e Trovocasa. Errico non è l’unica novità nell’assetto di vertice dell’Editoriale del Mezzogiorno, la srl che edita le due edizioni del


Maria Laura Cafiero Mattioli e Ernesto Cesaro

Corriere del Mezzogiorno, Napoli nata nel 1997 e Bari varata nel 2002. Per la prima volta il presidente è un imprenditore della costa adriatica. Il consiglio d’amministrazione della società che si è riunito a Napoli, nella sede di vico san Nicola alla Dogana,il 24 aprile ha nominato alla presidenza Vincenzo Divella, barese di Noicattaro, settant'anni, imprenditore e politico: ricopre la carica di amministratore delegato della Francesco Divella spa, capitale sociale 2.120mila euro con un fatturato nel 2012 di 286 milioni di euro, azienda tra le più note del settore molitorio e pastaio nazionale; è stato dal 2005 al 2010 presidente della Provincia di Bari eletto nelle fila del centrosinistra.
Divella succede a Ernesto Cesaro, da cinque anni alla guida della compagine Cormezz, mentre il presidente del battesimo del giornale nel giugno del 1997 è stato l’armatore Antonio D’Amico, scomparso nel 2002, con il timone passato poi all’imprenditrice Maria Laura Cafiero Mattioli che l’ha retto


Luciano Cimmino e Giorgio Fiore

fino alla sua morte nel dicembre del 2007.
Con la definizione del nuovo assetto societario c’è ora da vedere quale ruolo verrà assegnato a Giorgio Fiore, l’imprenditore che sin dalla nascita ha gestito e consolidato il Cormezz. Dal 24 aprile scorso ha

lasciato l’incarico di amministratore delegato per assumere la vice presidenza e, tenuto conto della sua esperienza, dell’impegno profuso e del rapporto con la redazione, probabilmente non riceverà deleghe puramente formali.
Intanto è uscito dalla compagine societaria vendendo la sua quota Luciano Cimmino, sessantanove anni a giugno, imprenditore del settore tessile, presidente di una holding che controlla i marchi Carpisa, Jacked e Yamamay con oltre mille e cento dipendenti, che a febbraio è stato eletto deputato con la lista guidata da Mario Monti.