Il documento approvato
dai redattori
Cormezz

L’assemblea dei redattori del Corriere del Mezzogiorno, riunitasi “ad horas”, in data 1 ottobre 2012, ha preso atto delle comunicazioni fatte dal Comitato di redazione di Napoli, in seguito all’incontro avvenuto nello stesso pomeriggio tra l’organismo sindacale e il direttore responsabile Marco Demarco.
Il direttore ha comunicato al Cdr che, a causa della situazione difficile dei conti aziendali i quali - sempre secondo la direzione, prefigurerebbe perdite  quantizzabili intorno ai 400 mila euro - l’editore gli ha chiesto di vagliare un piano di risparmi e tagli basato sui costi redazionali. Demarco ha spiegato al Cdr che è sua volontà dare corso alle richieste dell’azienda, sintetizzandole in alcuni punti:
1. Un piano di smaltimento di almeno il 50 per cento delle ferie arretrate entro il 31 dicembre 2012 da presentare entro una settimana;
2. L’eliminazione totale delle trasferte per seguire la squadra di calcio del Napoli;
3. Un ulteriore, quanto sostanzioso, taglio alle collaborazioni giornalistiche, al quale corrisponderebbe un utilizzo a “tutto campo” dei redattori del Corriere del Mezzogiorno, al di là degli specialismi e dei settori di competenza.
Il direttore, contestualmente, ha informato il cdr che la pur paventata ipotesi di rotazione nei giorni festivi da parte dall’editore, è invece derubricata. Pertanto, secondo Demarco, il problema non si pone e la scelta di lavorare nel giorno festivo resta volontaria. 
Il Cdr - che già durante l’incontro col direttore ha espresso il suo forte disappunto per le richieste e le modalità delle stesse che, inoltre, a sorpresa contraddicono i contenuti di un incontro precedente di qualche giorno con l’editore - ha quindi preso atto delle comunicazioni del direttore e convocato immediatamente l’assemblea.
L’assemblea, riunitasi con la maggioranza dei presenti, ha espresso sconcerto e disappunto per le decisioni della direzione e per quelle che appaiono ulteriori mortificazioni del “cuore” del giornale.
L’assemblea del redattori, che pure si è detta disponibile a valutare lo smaltimento delle ferie  dell’anno 2012 entro il 10 gennaio 2013, dal momento che per le altre occorre, come da norma, una trattativa tra azienda e sindacato, ha però respinto con forza le altre richieste.
Siffatte richieste, infatti, in maniera del tutto sorprendente, arrivano pochi giorni dopo la comunicazione da parte dell’editore al Comitato di redazione, dell’avvenuta trasformazione presso la redazione web di un contratto Art. 1 da tempo determinato a tempo indeterminato. Questo risultato, che ovviamente non può che far piacere al sindacato che se n’era fatto carico e all’intera redazione, e che pare testimoniare uno stato di salute dell’azienda, contrasta però fortemente con i sacrifici richiesti.
Per quanto riguarda i tagli alle trasferte, l’assemblea ritiene gravissima l’annunciata mutilazione che incide direttamente sulla qualità e sull’immagine del giornale, proprio in un momento in cui la squadra di calcio del Napoli è prima in classifica, ed è individuata dai media nazionali tra le squadre leader in Italia. Anche in questo caso, i giornalisti del Corriere del Mezzogiorno respingono totalmente e con fermezza ogni ipotesi di ridimensionamento, essendo ridotta già all’osso la pianificazione delle trasferte in questo e in altri settori.
L’assemblea si rende invece disponibile ad individuare altri percorsi di risparmio.
Tagli alle collaborazioni: l’assemblea, su questo punto, pur dichiarandosi sempre disponibile a valutare ogni ipotesi di razionalizzazione e di miglioramento del lavoro e del prodotto-giornale (peraltro il Cdr che ha chiesto alla direzione di consentire con maggior frequenza l’utilizzo dei redattori anche per firmare fondi ed editoriali) non può accettare che i tagli siano previsti solo dal basso e che i sacrifici, come sempre, siano richiesti soltanto al corpo redazionale. Corpo redazionale che, con senso di responsabilità, va ricordato, ha già metabolizzato, negli ultimi due anni ben 5 prepensionamenti e il taglio del segretario di redazione, il tutto a fronte di nessuna gratificazione professionale.
La redazione, peraltro, ha permesso, “rinunciando” a redattori del cartaceo, di poter dar vita all’edizione locale del sito corriere.it (www.corrieredelmezzogiorno.it), consentendo il potenziamento del giornale su altri supporti mediatici oltre che l’ampliamento della platea di lettori e pubblicitaria sino alla Sicilia (che conta ben due home page, Palermo e Catania). A questa migrazione di giornalisti non è corrisposta alcuna sostituzione con il risultato di un forte depauperamento generale.
I redattori del “Cormezz” chiedono, infine, alla luce dell’incontro avvenuto a Roma il 20 settembre 2012, presso la Fieg, tra la Fnsi, il Coordinamento dei Cdr delle edizioni locali del Corriere della Sera e i rappresentanti della Rcs Mediagroup, di conoscere in tempi rapidi le prospettive aziendali, quindi l’eventuale piano industriale dell’Editoriale del Mezzogiorno, dopo la ribadita volontà da parte della stessa Rcs, che detiene la maggioranza relativa del giornale, di rilevare l’intero pacchetto azionario dell’azienda. Nelle more di una eventuale acquisizione, in ogni caso, i tagli prospettati dalla direzione e la parola esuberi - non esclusa dai vertici dell’ufficio centrale, sia pure subordinata a “scenari apocalittici” – preoccupano fortemente la redazione alla quale viene chiesto un impegno sempre crescente.
Per tutto ciò, l’assemblea dei redattori respinge in blocco le decisioni di azienda e direzione, dicendosi disponibile soltanto a valutare con la direzione un razionale piano di smaltimento ferie del 2012.
I giornalisti del Corriere del Mezzogiorno, pertanto, invitano azienda e direzione ad individuare in altri settori non giornalistici, compresi quelli esterni, i possibili risparmi per far fronte al momento di crisi.
Infine, l’assemblea dei redattori invita l’azienda a vigilare sulla eventuale presenza in redazione di personale giornalistico non assunto, ricordando che è responsabilità esclusiva dell’azienda assicurarsi che i redattori presenti siano solo quelli regolarmente assunti ex articolo 1 Cnlg.
L’assemblea annuncia quindi lo stato di agitazione, affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero e annuncia, a far data dal prossimo 4 ottobre, il ritiro a tempo indeterminato delle firme se non si trova un’immediata soluzione alle questioni esposte, a partire dalle trasferte calcistiche.

Napoli, 1 ottobre 2012 L’assemblea dei redattori del Corriere del Mezzogiorno - Napoli