Il cimento taroccato

Cara Iustitia,
scusa se ti disturbo per così poco. Ma venerdì 30 dicembre ero affacciato alla mia fenestella a Marechiaro quando ho visto un po' di animazione. Fotografi, operatori tv, e una decina di persone in costume da bagno che si sono gettate in mare, incuranti del freddo, issando un cartello che diceva "1 gennaio, Marechiaro è sempre rock, auguri". Erano, insomma, quei coraggiosi che da 38 anni ripetono questo "cimento invernale". Mi è dispiaciuto un po' per loro, però, quando ho visto che quel giorno nessun tg riportava la prodezza, né ne parlavano il giorno dopo i quotidiani. Poi, il primo gennaio, al Tg Campania della Rai, diretto da Massimo Milone, docente di Etica della comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho sentito la giornalista Massa dire che all'alba di Capodanno, mentre finivano feste e veglioni, i temerari avevano ripetuto il rito del bagno in mare: ma nelle immagini il cielo era d'uno splendido azzurro (com'era, in effetti, quel 30 dicembre), e non grigio e tempestoso com'era invece il primo gennaio. Il 2 gennaio il Mattino, nella prima pagina di cronaca di Napoli guidata da Carlo Nicotera, pubblica un trafiletto siglato da Luisa Russo, che bissa il tarocco: nel titolo si parla di "tuffo di Capodanno", e nel pezzo si legge che "il miglior modo di incominciare, anche quest'anno, è stato con un tuffo nelle gelide acque di Marechiaro". In una pagina firmata da Dario Del Porto, Repubblica Napoli (il responsabile è Giustino Fabrizio) va oltre, raccontando in un box che "ieri erano in dieci", e che "non si sono lasciati intimidire dal freddo e dalla pioggia": sul freddo non ci piove, e scusate il bisticcio, ma sulla pioggia sì, perché le immagini del tg mostravano uno splendido cielo: quello, per l'appunto, di due giorni prima.
Insomma, tutto chiaro: gli intrepidi anticipano il bagno di un paio di giorni, perché il primo dell'anno vogliono smaltire in tranquillità cotechini e spumante; ma, con la bonaria complicità di tv e giornali, fingono di essersi tuffati a Capodanno. C'è davvero bisogno di questa piccola bugìa? Non è altrettanto coraggioso tuffarsi il 30 dicembre? E i media devono proprio tenere bordone alla vanità un po' senile di un gruppetto di posillipini? Per fare fesso chi, alla fin fine? Lo spettatore e il lettore, che non se ne fregherebbe niente comunque?

John Archibald Dortmunder


Post scriptum. Il 2 gennaio anche il Roma diretto da Antonio Sasso, nelle pagine di cronaca curate da Rodrigo Rodriguez, pubblica la notizia del cimento: "Nonostante il maltempo, con freddo e pioggia, si è rinnovato a Marechiaro il cimento invernale con il tradizionale tuffo nelle acque del Golfo, anticipato quest'anno al 30 dicembre".

 
Maria Laura Massa
Luisa Russo
Dario Del Porto
Antonio Sasso
Rodrigo Rodriguez