Il Comitato di Redazione del Mattino ha avuto lunedì 22 dicembre un primo incontro con i rappresentanti dell'Azienda. Sono state riavviate le relazioni sindacali e le parti si sono impegnate, nel rispetto delle regole, dei ruoli e delle funzioni, a portare avanti un confronto aperto e costruttivo sui problemi tuttora aperti e quelli che saranno individuati in futuro.
La discussione è partita da un'analisi del contesto nel quale il giornale si trova ad operare. Una situazione difficile per l'intero settore dell'editoria, contrassegnato, secondo l'esposizione dell'azienda, da un consistente calo della pubblicità a livello nazionale, da una riduzione del fatturato e da un andamento altalenante delle vendite. Una crisi generalizzata dalla quale, sempre secondo quanto sostenuto dall'azienda, non è immune il Mattino per il quale si prevede un andamento negativo del conto economico nel 2008 e, secondo le ultime previsioni, anche nel 2009. In questo contesto, comunque, il Cdr ha sottolineato la forza del “brand” Mattino, testimoniata dal positivo andamento delle vendite nell'ultimo trimestre che consente al quotidiano di chiudere l'anno sostanzialmente in linea con quello precedente, dal mantenimento della sua posizione di leadership nel mercato campano e dal positivo riscontro in termini di “lettori unici” del nuovo sito Internet. Fra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, inoltre, l'azienda ha confermato l'avvio del restyling grafico del giornale.
Il Cdr ha posto sul tappeto una serie di questioni che vanno dal posizionamento del giornale sul mercato agli interventi necessari per superare la crisi, dalla proroga della convenzione sui cellulari alla riapertura del confronto sul contratto di secondo livello, scaduto da un anno, dalle questioni relative al potenziamento delle tecnologie all'aggiornamento dei conglobati, fermi da quasi due anni. Questioni dove le opinioni sono in molti casi diverse ma che il sindacato intende affrontare con forza, e in maniera costruttiva, nei prossimi mesi.
Azienda e Cdr hanno comunque convenuto che su molte problemi aperti giocano, in questo momento, fattori esterni. In primo luogo la definizione della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale. E, ovviamente, l'evoluzione della crisi economica, con le sue conseguenze su consumi e, naturalmente, sui ricavi pubblicitari che rappresentano oltre il 50% del fatturato dell'industria editoriale.
Pur in un contesto obiettivamente molto difficile e critico, l'azienda ha comunque ribadito la volontà di riavviare il dialogo con il sindacato e di aprire un tavolo di confronto sulle questioni poste dal Cdr subito dopo la pausa delle festività di fine anno. |