I testimoni hanno "sentito le botte"

Il barista del bar Apollo “dice infastidito: Abbiamo sentito delle botte, rumori forti…,  e non distoglie lo sguardo dalla macchinetta”.
Gigi Di Fiore
, inviato del Mattino, è stato spedito dal capo cronista Vittorio Del Tufo a Castellammare subito dopo l’omicidio del consigliere comunale Luigi Tommasino per raccogliere testimonianze a caldo tra la gente del posto, per ascoltare possibili testimoni oculari. Ma di oculare proprio non c’è nessuno. Al massimo testimoni auricolari. Che hanno sentito le botte, quelle sì. Ed è comprensibile che un barista, peraltro infastidito e impegnato con la macchinetta, riesca a sentire al massimo le botte e non le detonazioni. O gli spari.
E Di Fiore è bravo a trasmetterci al meglio questo suggestivo spaccato di neorealismo, trascrivendo fedelmente la frase dell’uomo infastidito. Altrettanto neorealisti sono in redazione, consapevoli della forza intrinseca di una frase forte e vera. Anche il titolo, a tutta pagina, segue in maniera apprezzabile questo filone artistico-cinematografico tanto caro a Roberto Rossellini e a Luchino Visconti.
Il capo della cronaca, ribattezzato per l’occasione Vittorio De Sica, e il suo vice Paolo Russo fanno propria la frase del barista  e ci regalano un catenaccio esemplare: “Era seduto nell’auto accanto al padre. I testimoni: abbiamo sentito le botte ma non abbiamo visto niente”. E immaginiamo un lettore del Mattino di Cernusco sul Naviglio o di Casale Monferrato commentare con sprezzante fastidio l’abitudine dei meridionali litigiosi sempre pronti a prendersi a botte per un nulla. Nonché a criticare un altro malvezzo dei meridionali indisciplinati che, oltre a non indossare il casco, continuano a perseverare nella pessima abitudine di non andare in sella alle motociclette come nei paesi civili ma, come ci riferiscono dal Chiatamone prima del titolo a proposito dei sicari di Castellammare, di allontanarsi “a bordo di uno scooter”.

Masino Pavese
(*) www.filmsdefrance.com
 
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Vittorio Del Tufo
Luchino Visconti (*)
Paolo Russo