IL PRESIDENTE DELLA Provincia di Caserta Domenico Zinzi ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo che vede imputato, con l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica, l’ex sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, ex An e poi Pdl, difeso dall’avvocato Mauro Iodice. In surroga della Provincia, utilizzando una legge del 2000, ha chiesto di costituirsi parte civile il giornalista Enzo Palmesano, assistito dall’avvocato |
difeso dall’avvocato Pasquale Iovino. Il 20 dicembre ha parlato il pubblico ministero Giovanni Conzo della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ha chiesto per Magliocca la condanna a sette anni e sei mesi di reclusione. Il 25 gennaio verrà il turno delle parti civili; il 20 febbraio ci saranno le conclusioni della difesa e la sentenza.
Il precedente più noto della legge che permette a cittadini di sostituirsi a Comuni o Province poco interessati a essere presenti in aula risale al giugno 2009 ed è un precedente che ha nel sindaco di Roma Gianni Alemanno il punto di contatto con la vicenda di cui si sta ora occupando il giudice De Gregorio. Tre anni fa a Roma il sindaco decise di non essere presente in aula in un processo che vedeva imputato un sacerdote accusato di violenze sessuali nei confronti di minori, poi condannato in primo grado a 15 anni e quattro mesi di galera e al risarcimento delle parti civili, con il pagamento di una provvisionale di oltre duecentomila euro. Nel giugno 2009 l’esponente radicale Mario Staderini chiese e ottenne di essere parte civile. Nelle indagini sulle attività del gruppo camorristico che opera a Pignataro con collegamenti nella pubblica amministrazione il punto di contatto con il sindaco di Roma è dato proprio da Magliocca che di Alemanno è stato consulente. |