Santo Stefano il 31 dicembre

Certo, la fretta fa brutti scherzi e poi ai carabinieri la conoscenza del martirologio cristiano non è richiesta.  Deve essere stato il combinato disposto di questi due fattori a trasformare nella chat dei militari del comando provinciale di Napoli, affidata ai marescialli Vittorio D’ Errico e Antonio Siano, la notte di San Silvestro nella “notte di Santo Stefano”. 
Venerdì 30 dicembre alle 7.15 ai cronisti arriva in chat una velina su un sequestro di fuochi pirotecnici a Massa Lubrense, con arresto di un 23enne incensurato. “La notte di Santo Stefano si sta avvicinando ed è incessante l’attività di controllo dei Carabinieri”, è l’attacco. Ma la notte di Santo Stefano (26 dicembre) era già passata, quella in arrivo era la notte di San Silvestro (31 dicembre). 
La rivincita, la comunicazione dei carabinieri, guidati a Napoli dal generale Enrico Scandone, se l’è presa però, proprio la sera di San Silvestro, mentre già volavano i tappi dello spumante. Alle 19.56 hanno dato notizia di un agguato mortale avvenuto un’ora prima ad Afragola. Va detto anche questo, in un panorama della comunicazione delle forze dell’ordine che li vede primi per precisione e velocità. Ultima è la questura di Napoli, guidata da Alessandro Giuliano. Per tempestività e completezza si prega ripassare.

Jean de Joinville

 
Enrico Scandone
Alessandro Giuliano