"Nessun accordo
sulle ferie arretrate"

Il cdr ricorda ai colleghi che nessun accordo scritto è stato mai siglato con l'azienda in merito allo smaltimento delle ferie arretrate. Altresì ricorda che, con grande senso di responsabilità, tutte le redazioni hanno smaltito un monte ferie pari a circa il 90% rispetto a quello rappresentato dall'azienda soltanto pochi mesi fa. E questo per venire incontro alle esigenze della stessa azienda che, a più riprese, ha fatto sapere che lo smaltimento delle ferie era necessario per alleggerire le negatività di bilancio ormai note a tutti.
Il cdr sottolinea che lo smaltimento delle ferie, come da contratto, "è in linea di massima tra il Primo maggio e il 31 ottobre". Fermo restando che in caso di esigenze di servizio il mancato godimento delle ferie va sostituito con un compenso. E sembra questa la fattispecie per i giornalisti de Il Mattino in relazione al 10% non smaltito ancora. L'Assemblea dei giornalisti invita il direttore Barbano a mettere in campo una migliore organizzazione del lavoro che tenga conto pedissequamente del piano di riorganizzazione presentato dell'azienda improntato al risparmio e a una foliazione ridotta in modo da poter consentire a tutti di smaltire le ferie arretrate. Ogni forzatura su questa materia è ritenuta dall'Assemblea dei giornalisti de Il Mattino una provocazione che arriva alla vigilia di una delicata trattativa che vede impegnate tutte le parti per la sopravvivenza stessa della testata. 

Napoli 6 marzo il Cdr