Varriale 'furioso'
attacca La Penna

VA AVANTI ormai da molti mesi la guerra di Lucio Varriale, patron del network Julie, contro il presidente della giunta regionale Stefano Caldoro condotta a colpi di servizi televisivi, notizie on line ed esposti alla procura della Repubblica. Nell’ultima battaglia nel mirino dell’imprenditore è finito Enzo La Penna, napoletano, cinquantotto anni a maggio, da trent'anni cronista di giudiziaria di cui ventotto all’agenzia Ansa.
Veniamo ai fatti. Nei primi giorni di marzo Varriale, attraverso la sua emittente televisiva, dà notizia che Caldoro è indagato dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Napoli per abuso d’ufficio in relazione a una vicenda

che riguarda gli appalti Clp e nei giorni successivi denuncia il silenzio dei giornali napoletani che non rilanciano la notizia. Il 6 marzo sulla questione interviene il collaboratore del Fatto Quotidiano Arnaldo Capezzuto che sulla sua pagina pubblica di Facebook scrive di

Arnaldo Capezzuto e Enzo La Penna

grave omissione dei media napoletani”. Passa poco più di un’ora e La Penna replica a Capezzuto: “fino a ieri pomeriggio Caldoro non era iscritto nel registro degli indagati e questo è lo stato dell’arte”.
La puntualizzazione del cronista di giudiziaria scatena la reazione dell’editore di Julie con un comunicato durissimo contro La Penna, che nel pomeriggio del 6 marzo viene postato su Facebook da Carla Pisani, che con Varriale lavora dal 2002. Il comunicato è ai limiti del codice penale, o forse oltre, perché parla di “ignoranza o malafede” del cronista; e la malafede, si domanda, è dovuta al fatto che “la giunta Caldoro finanzia anche a discapito dell'emittenza regionale non inquadrata l'azienda Ansa per cui lavora?
Tempo tre ore e arriva la risposta di La Penna che ignora Varriale e la sua collaboratrice e si rivolge a Capezzuto per ribadire la sua piena indipendenza professionale: “poiché parli di omissioni imbarazzanti ho recuperato in

Vincenzo Iurillo e Carla Pisani

archivio alcune notizie date in anteprima dal sottoscritto”.
Subito dopo, per difendere la serietà e il rigore di La Penna, si materializzano sulla pagina Facebook di Capezzuto le testimonianze di Enzo Iurillo e Roberto Paolo.
Il match non è concluso,

anche se è di tutta evidenza che Varriale punta a Caldoro e nella foga spara a chiunque sia nelle vicinanze. Non sappiamo se il cronista dell’Ansa deciderà di citare in giudizio il titolare di Julie. Sappiamo invece che Varriale ribadisce con la consueta energia che la procura di Napoli sta andando avanti con le indagini sul presidente della giunta campana: “sicuramente l’esposto sulla Clp non è stato archiviato perché io che l’ho presentato non ho ricevuto nessuna comunicazione. Ed è altrettanto certo che Caldoro è stato iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio il 24 ottobre scorso”.