Continuano i rinvii
del voto per gli Ordini

PARTE DALLA Campania l’invito-diffida spedito al presidente dell’Ordine nazionale Carlo Verna e all’intero consiglio a convocare le elezioni non oltre i novanta giorni dalla data precedentemente fissata per le elezioni che era l’otto novembre. Si dovrebbe quindi andare alle urne entro l’otto febbraio del 2021.
Promotori dell’iniziativa, con l’invio di singoli inviti-diffida, i vertici del Sindacato campano con l’ex presidente Gerardo Ausiello e il segretario

Claudio Silvestri e una quindicina di giornalisti: Fabrizio Cappella, Roberta De Maddi, Marzio Di Mezza, Luciana Esposito, Geppina Landolfo, Massimo Mastrolonardo, Antonella Monaco, Giuseppe Pedersoli,

Rocco Cerone e Claudio Silvestri

Pier Paolo Petino, Amedeo Picariello, Dario Sarnataro, Antonella Scutiero, Margherita Siani, Lorena Sivo, Pietro Treccagnoli. Al sollecito forte nei confronti dei consiglieri nazionali dell’Ordine stanno aderendo anche giornalisti di altre regioni; tra questi Rocco Cerone, segretario dell’Associazione stampa del Trentino Alto Adige.
È questa la nuova puntata di una storia che si trascina da mesi con Verna cunctator deciso a rimanere ben saldo sulla sua poltrona. Cinque mesi fa il consiglio nazionale dell’Ordine aveva fissato le elezioni per il 27 settembre, il 4 e l’undici ottobre. Poi il presidente ha ripetutamente interpellato il ministero della Giustizia ricevendo sempre un parere negativo sul rinvio delle elezioni, espresso con maggiore energia il 14 settembre da Giovanni Mimmo, il direttore di via Arenula che segue gli ordini professionali, tanto da costringere Verna a fissare le nuove date. Non sceglie però il mese di ottobre bensì l’8, il 15 e il 22 novembre. Intanto ai primi di settembre contro le “inaccettabili manovre” di Verna la vice presidente dell’Ordine nazionale Elisabetta Cosci, il segretario Guido D’Ubaldo e altri due consiglieri si sono dimessi dal comitato esecutivo. Va comunque ricordato che l’Ordine del Molise ha deciso di rispettare le prime date fissate e il 4 ottobre ha regolarmente votato per il rinnovo del suo consiglio regionale.
L’escalation del Covid 19 ha spinto poi il governo a varare il 28 ottobre un decreto legge che, per evitare code e assembramenti ai seggi, all’articolo 31 autorizza gli ordini professionali a svolgere le elezioni con il voto elettronico imponendo però che lo svolgimento debba avvenire entro novanta giorni dalla data saltata. Tempi celeri quindi che il

Roberta De Maddi, Marzio Di Mezza e Lorena Sivo

presidente dell’Ordine nazionale ha preso alla lettera fissando il consiglio non ai primi di novembre ma dopo tre settimane, il 18 e 19 novembre.
Intanto si vanno intensificando le

grandi manovre per il nuovo numero uno. I gruppi che hanno portato all’elezione di Verna non sono convinti che la scelta migliore sia la conferma del presidente uscente. Temono sia una soluzione debole con il rischio concreto di una sonora sconfitta e quindi stanno lanciando candidature per cercare una mediazione con la corrente sindacale di ControCorrente che governa la Fnsi e l’Inpgi. Il primo nome fatto circolare è quello dell’ex presidente Inpgi Andrea Camporese.