Confusione su date e cura

A volte vien voglia di mettersi le mani nei capelli per come la distrazione la faccia da padrona alla Cronaca del Mattino. Forse sarà l’aria del Centro Direzionale (anche se pure a via Chiatamone non erano impeccabili) ma neanche la pietà verso un bambino morto impedisce di scrivere e titolare distrattamente l’articolo, peraltro non firmato.
Il 4 novembre a pagina 27 spicca infatti l’errore fra la data di nascita del bambino (18 settembre) e la sua morte (17 ottobre). La mamma non ha avuto ancora il suo corpicino dal 17 ottobre ma l’ignoto articolista calcola invece (e l'errore continua nel titolo) che attende la salma del figlio addirittura da 47 giorni, confondendo più che colpevolmente la data di nascita con quella della morte.
Che dire poi della sciatteria che si ritrova nella frase sotto il capitoletto “La cura”? È scritto testualmente “Ed è così che la donna viene sottoposta ad una terapia farmacologica alla quale però il piccolo sembra non rispondere”: E che vor dì? Curano il bambino per interposta persona?

Vostro Gino Palumbo