Alla vigilia della seconda tornata elettorale Gianni Ambrosino, presidente uscente dell’Assostampa e candidato al ballottaggio per il consiglio dell’Ordine nazionale, ha inviato una mail a quattrocento giornalisti per denunciare il ‘tradimento’ del compagno di squadra Antonio Sasso, ricevendo una dura replica dalla redazione del Roma.
Da notare che nell’indicare le preferenze per il consiglio regionale Ambrosino colloca al primo posto Ferrara e non Corsi.

La lettera di Ambrosino

Caro collega, come sai, domani si vota per il ballottaggio alle elezioni dell'ordine nazionale e regionale dei giornalisti e per l'assostampa. Un appuntamento che segue di otto giorni la prima tornata elettorale, un appuntamento che servirà per delineare definitivamente il quadro dei nostri organismi di rappresentanza.
Questa volta sono costretto, mio malgrado, a chiederti un voto singolo per il consiglio nazionale. Il motivo, purtroppo, è dovuto al passaggio del collega Antonio Sasso nello schieramento avversario.
Un evento che mi ha colto di sorpresa e che mi ha molto amareggiato. Non intendo entrare nel merito di tale scelta, anche se l'abbinamento di Antonio Sasso a quello di Carlo Verna è dovuto all'esigenza del mio ex compagno di viaggio di assicurarsi un posto in Consiglio nazionale  a Roma.
Una strada che, probabilmente, Sasso vede maggiormente in discesa dopo i risultati di domenica scorsa. 
Cambiare casacca del resto non è una novità. Avviene in politica, quindi si può verificare anche in competizioni come le nostre. Io, però, la penso diversamente e rivendico con forza e con orgoglio la mia appartenenza, senza se e senza ma, allo stesso schieramento e non baratterei mai un'amicizia di trent'anni per un posto di Consiglio nazionale. Sono fiducioso perciò che domani verranno premiate principalmente la coerenza e l'impegno di tanti anni nel sindacato e nell'ordine.

ORDINE NAZIONALE: Gianni Ambrosino.
CONSIGLIO REGIONALE: Domenico Ferrara, Ermanno Corsi, Marcello Curzio, Umberto Nardacchione
REVISORE DEI CONTI: Antonio Arricale e Nicola Nigro
ASSOSTAMPA: Cristiano Tarsia

Con stima

Caro Gianni,
la tua lettera maschera dietro il sentimento di delusione per l'amicizia
a tuo avviso tradita, che ti sei premurato di pubblicizzare in lungo e
in largo, l'interesse per un voto che (con scarsa lungimiranza) credi
che un collega scelga di dare a chi si autoelogia per la coerenza e la
lealtà.
Non è mai accaduto, però, che le parole convincessero più dei fatti.
Sulla bilancia del fare Antonio Sasso ha una tale quantità di azioni
disinteressate che quotidianamente tutti i giornalisti del Roma possono
testimoniare, da fare impallidire qualsiasi altro concorrente.
I voti che Sasso ha ricevuto (e che riceverà domani) sono frutto della
sua operosità nella modestia contro la quale le insinuazioni che hai
spedito via e-mail alla vigilia del ballottaggio si sbriciolano miseramente.
Del resto, i giornalisti campani hanno già espresso domenica scorsa il
proprio orientamento bocciando nettamente la tua candidatura, nonostante
l'appoggio e il sostegno avuto da Antonio. Ed il tentativo di aggirare
la volontà degli elettori chiedendo ai due colleghi più votati di
ritirarsi per farti spazio si commenta da solo.