Garante Infanzia a Cei, 'ascolto primo strumento tutela'
'Ma scontiamo carenza di un sistema nazionale di raccolta dati'
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 28 MAGGIO - "L'ascolto attivo è il primo e più potente strumento di tutela. Gli operatori e tutte lefigure adulte che, per varie ragioni anche all’interno delle
comunità ecclesiali, entrano in contatto con bambini e ragazzi devono essere vere e proprie 'antenne sul territorio': capaci di
cogliere, non minimizzare, interpretare e dare valore a parole,
silenzi e ai segnali più sottili di disagio o sofferenza
riconducibili a violenze o abusi". Lo dice Marina Terragni,
Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, in un messaggio
inviato alla Presentazione della III Rilevazione sulla rete
territoriale dei servizi regionali e diocesani per la tutela dei
minori e adulti vulnerabili e i relativi centri di ascoltoistituiti dalla
Conferenza Episcopale Italiana nel biennio 2023-2024.
"Investire nella sensibilizzazione e nella formazione - afferma
Terragni - significa dotare i possibili adulti di riferimento,anche ulteriori rispetto al ristretto “circolo della fiducia” delminorenne, degli strumenti necessari per riconoscere tempestivamente situazioni di rischio e intervenire con responsabilità e competenza. Infine, una rete di ascolto consapevole e ben formata che sappia cogliere, segnalare e intervenire adeguatamente, oltre a rafforzare la protezione dei minori, favorisce, al contempo, anche l’emersione del fenomeno nella sua dimensione statistica che, purtroppo, ad oggi risulta ancora carente, vista la perdurante assenza di un sistema nazionale di raccolta dati e di monitoraggio permanente della violenza e dell’abuso ai danni dell’infanzia".
Y43-GUI28-MAGGIO-25 16:06
Cei, 'sono 115 le vittime di presunti abusi nel 2023-2024' (2)
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 28 MAGGIO - I dati sono stati presentati nell'ambito dell'evento "Proteggere, prevenire,
formare. La rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili", organizzato dal Servizio nazionale per la tutela dei minori e dei vulnerabili della Conferenza episcopale italiana ed emergono dalla Terza Rilevazione Territoriale che analizza le attività dei Servizi Regionali, diocesani/interdiocesani e dei Centri di ascolto nel biennio 2023-2024.
L'analisi dei casi ha rivelato un aumento delle segnalazioni di
presunti abusi con una particolare attenzione a diverse tipologie
e ai luoghi in cui si verificano. "La parrocchia - si legge - emerge come il luogo più comune per gli abusi segnalati. La fascia d’età più colpita tra le presunte vittime è quella di 10-14 anni (31,3%). La maggior parte dei presunti autori di abusoè chierico (44 su 67) e quasi tutti maschi (65 su 67)". Il confronto tra le due ultime indagini evidenzia un aumento nell’età media del presunto autore di abusi, che passa da 43 anni nel 2022 a 50 anni nel 2023-2024. Con riferimento ai laici, il dettaglio relativo al servizio pastorale svolto indica che i presunti autori di reato, al momento della segnalazione, svolgevano i seguenti ruoli: catechista/educatore (4), volontario(3), collaboratore (2), insegnante di religione (1), seminarista(1), sagrestano".
Y43-TZ28-MAGGIO-25 16:03
++ Cei, 'sono 115 le vittime di presunti abusi nel 2023-2024' ++
Sono 64 maschi, 51 femmine. Circa metà avvenuti in parrocchia
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 28 MAG - "Nel 2023-2024, lepresunte vittime di abusi sono state 115 di cui 64 maschi e 51
femmine. Nello stesso periodo i casi di presunti abusi sono stati 69, di cui 27 consumati in parrocchia.
I presunti autori di abuso, in tutto 67, sono principalmente
chierici". È quanto emerge dal terzo report della Cei sugli
abusi ad opera di religiosi. I casi sarebbero aumentati da 32 a
37 tra 2023 e il 2024. I presunti abusi spirituali e di coscienza
sono passati da 4 a 17 casi.
Y43-TZ28-MAGGIO-25 16:02 |