A cena dal cardinale Sepe
tutti i direttori partenopei

INSALATA DI MARE, risotto alla pescatora, pezzogna bollita, babà e pastiera, innaffiati da Aglianico e Falaghina: questo il menu preparato per i direttori dei principali media partenopei ospiti la sera del 10 novembre del cardinale di Napoli Crescenzio Sepe.
Intorno al tavolo rettangolare della sala da pranzo di Largo Donnaregina undici  commensali: con il padrone di casa, tre collaboratori: don Gennaro Matino, vicario episcopale per la comunicazione, Enzo Piscopo, portavoce

del cardinale e direttore del settimanale della curia Nuova stagione, il segretario particolare Sebastiano Pepe; i direttori
di Mattino (Mario Orfeo),


Marco Demarco, Enzo Piscopo, Antonio Sasso e Mario Zaccaria

Corriere del Mezzogiorno (Marco Demarco) e Roma (Antonio Sasso); il responsabile delle pagine campane del quotidiano diretto da Ezio Mauro, il direttore del Denaro Alfonso Ruffo, il capo della redazione regionale Rai Massimo Milone, il responsabile di Ansa Napoli Mario Zaccaria. Invitato, ma assente, il direttore del centro Rai di via Marconi Francesco Pinto.
La cena d’autunno in curia, giunta alla terza edizione, serve a preparare l’asta di beneficenza promossa dal cardinale (quest’anno si terrà il 17 dicembre, sempre all’auditorium Rai di Fuorigrotta) e a definire la destinazione dei fondi raccolti. Nel 2006 oltre 300mila euro vennero destinati all’acquisto di macchinari avanzati per il reparto dei bambini leucemici dell’ospedale Pausilipon, mentre poco meno di 100mila euro presero la strada dell’Estremo Oriente, in direzione di Chiang Mai in Thailandia, destinati a una casa di accoglienza per bambini abbandonati.
L’anno successivo la raccolta di fondi, superiore ai 900mila euro, è stata utilizzata per ristrutturare, attrezzare e avviare una residenza per giovani donne con figli piccoli in un edificio a Napoli, alle spalle dell’Orto botanico; l’edificio è stato acquistato dal Pio monte della misericordia e dato in comodato alla curia partenopea. Si chiamerà la Casa di Tonia, dal nome di Tonia Accardo, la donna di Torre del Greco che ha rinunziato alle cure chemioterapiche per


Massimo Milone e Mario Orfeo

dare alla luce un bambino ed è poi morta il 4 febbraio scorso. La Casa verrà presentata alla stampa il primo dicembre.
Nell’edificio della Casa di Tonia verrà ospitato anche il progetto 2008, ‘La culla della vita’, che prevede l’attivazione  di un asilo nido destinato a quaranta

bambini italiani e stranieri del quartiere da accudire e nutrire.
La serata dei direttori a Donnaregina si è chiusa discutendo dell’informazione a Napoli, fumando una sigaretta e parlando soprattutto di Facebook, il social network, nato quattro anni fa e esploso da due, al quale si è iscritto anche Sepe, facendo rapidamente il pieno di amici. Tra i direttori presenti qualcuno ha detto di essersi iscritto con nome e foto, altri si sono inseriti nell’elenco degli amici del cardinale. E a tutti gli amici Sepe ha indirizzato l’otto novembre una lettera per confermare che la sua presenza su Facebook è autentica.