SEI MESI FA l’agenzia napoletana Mediapress era sull’orlo del baratro, ora prova a ripartire grazie anche al decreto ministeriale che le riconosce per un anno, dal 20 aprile 2011 al 19 aprile 2012, l’accesso ai contributi per i contratti di solidarietà, con l’80 per cento della retribuzione dei giornalisti in organico a carico dell’azienda e il 16 per cento versato da Inpgi e Inps.
Per cercare il rilancio dell’agenzia l’amministratore della società Giuseppe Riccio, titolare del 20 per cento delle quote della srl che ha un capitale di 10.400 euro (un altro 20 per cento è di Maria Filomena Mercurio, |
tagliato un terzo dei dipendenti: erano ventuno, ora sono quattordici, di cui otto a tempo pieno: il direttore Raffaele Riccio, figlio dell’amministratore dell’agenzia, il redattore capo Emanuela Sasso, pubblicista, figlia del direttore del Roma Antonio Sasso, Vincenzo Capezzuto, Fabrizio
Giardino, Nadia Labriola, Stefano Mastronardi, Giovanni Rinaldi e il praticante Marcello Franco; e sei part time: Gennaro Acunzo, Gennaro Capasso, Gennaro Iorio, Gianluca Letizia, Ivan Morvillo e Giovanni Scotto. I giornalisti, nel rispetto dei passaggi per ottenere il decreto, hanno anche eletto il comitato di redazione che risulta formato da Gianluca Letizia, Stefano Mastronardi e Giovanni Rinaldi.
Invece non risultano più in organico Antonio Galdo, ex direttore del mensile Itinerario e del quotidiano l’Indipendente, il commercialista Francesco Ruscigno, l’amministratore del Roma Salvatore Santoro, Maria Grazia Greco, figlia di Vincenzo Maria Greco, braccio destro del Pomicino rampante degli anni Ottanta, la responsabile delle pagine culturali del Roma Armida Parisi e Ivan Raffaele Palumbo che ha da poco lasciato l’agenzia per tentare l’avventura del nuovo quotidiano Il Domani dello Sport / Napoli. |