Gentile dottor Cozzolino,
sul caso Telecom-D'Amato, riportato puntualmente da Iustitia, vorrei aggiungere che, pur essendo il più grave, non è il solo a verificarsi in una delle strutture di punta e di maggiore visibilità della nostra Azienda.
Sulla vicenda non c'è altro da aggiungere se non le considerazioni riportate nei comunicati diffusi,
come Federazione lavoratori metalmeccanici uniti (Flmu), il 12 ottobre e l’otto febbraio.
Il rammarico espresso da Flmu riguarda infatti non solo il caso D’Amato, ma il clima in cui il personale con più elevata capacità e professionalità deve operare e la assoluta indifferenza tanto dell'azienda quanto delle altre organizzazioni sindacali, che finiscono per rendersi silenziosi corresponsabili di metodi gestionali che, quando non sono addirittura abusi sanzionati dalla magistratura,
risultano quanto meno inadeguati, retrogradi e non all'altezza di un'Azienda che aspira a essere punto di riferimento per l'intero settore delle telecomunicazioni.
Nel ringraziarla per l'ospitalità, le porgo i migliori saluti
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