Mattino in affanno
a Caserta e Salerno

DA SETTIMANE VIVONO in affanno le redazioni del Mattino di Caserta e di Salerno per un organico decisamente insufficiente.
A Salerno con il capo Marco Toriello lavorano la vice Carla Errico, la cronista napoletana Petronilla Carillo e Carmen Incisivo con un articolo 36, il contratto per i pubblicisti che dal lunedì al venerdì lavorano quattro ore al giorno in redazione. Saltuariamente dà una mano Eugenio Marotta che è stato di recente assunto a Napoli, allo Sport, e segue da anni la Salernitana di cui continua a occuparsi anche da Torre

Francesco.
A Caserta il timone è affidato ad Andrea Ferraro con numero due Francesco Esposito, in questa fase assente per malattia; ci sono poi le croniste Marilù Musto, che

Carla Errico, Carmen Incisivo e Marilù Musto

a volte utilizza i permessi riconosciuti dalla legge 104 per l’assistenza familiare, e Mary Liguori, che è in maternità, sostituita da Luisa Conte. Completa la squadra l’articolo 36 Tiziana Di Monaco. Quando il responsabile della redazione è di corta lo sostituisce l’ex capo di Caserta Francesco Vastarella, che è in organico in cronaca di Napoli.
Come si vede un quadro di grande precarietà che richiede un impegno straordinario a tutti i giornalisti. Va anche ricordato che dal primo marzo il redattore dell’Area globale Lorenzo Calò ha chiesto sei mesi di aspettativa per andare a lavorare a Roma e dopo oltre due mesi non è stato ancora sostituito.
Che un editore come Francesco Gaetano Caltagirone punti a spremere chi c’è e a non fare nuove assunzioni, neanche a termine, per coprire i vuoti più vistosi non è una sorpresa. Tocca però al comitato di redazione (Aldo Balestra, Paolo Mainiero, Adolfo Pappalardo, per le distaccate Petronilla Carillo e Marcello Colella per i collaboratori) puntare i piedi e chiedere di intervenire subito.