Franz chiede il riconteggio

Caro direttore, 
ti segnalo che, come anticipato da Iustitia, il consigliere dell’Ordine nazionale Pierluigi Roesler Franz ha indirizzato una mail al presidente dell’Ordine Enzo Iacopino, al vice Santino Franchina, al segretario Paolo Pirovano e al direttore Ennio Bartolotta. Nella lettera chiede, per una “autotutela” del presidente e dell’intero consiglio, il momentaneo "congelamento" d'ufficio in autotutela della decisione adottata nella seduta del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti del 7 novembre 2013 sul reclamo elettorale presentato dal giornalista professionista Pier Paolo Petino contro i risultati elettorali del 26 maggio 2013 dell'Ordine regionale dei giornalisti della Campania. Questo il testo inviato da Roesler Franz

Al presidente del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti dottor Enzo Iacopino
e per conoscenza
al vice presidente del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti dottor Santino Franchina
al segretario del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti dottor Paolo Pirovano
al direttore del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti dottor Ennio Bartolotta
via Parigi 11 Roma
 
Oggetto: Istanza di momentaneo "congelamento" d'ufficio in autotutela della decisione adottata nella seduta del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti del 7 novembre 2013 sul reclamo elettorale presentato dal giornalista professionista Pier Paolo Petino contro i risultati elettorali del 26 maggio 2013 dell'Ordine regionale dei giornalisti della Campania.
 
Roma, 8 novembre 2013
Caro presidente,
ti scrivo nella tua veste di legale rappresentante del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, ex art. 22 della legge n. 69 del 1963, per invitarti a voler cortesemente "congelare" momentaneamente d'ufficio in autotutela con equità, buon senso e nel rispetto della legalità degli atti della pubblica amministrazione la decisione adottata in tua e mia momentanea assenza nella seduta del consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti del 7 novembre 2013 sul reclamo elettorale presentato dal giornalista professionista Pier Paolo Petino avverso i risultati elettorali del 26 maggio 2013 dell'Ordine regionale dei giornalisti della Campania.
La delibera di ieri presenta "ictu oculi" evidenti e gravi lacune violando palesemente, a mio parere, norme costituzionali direttamente applicabili ad un ente pubblico come il consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e creando un pericolosissimo e inaccettabile "precedente" per future elezioni nell'ambito della nostra categoria.
Difatti nel caso specifico é stato assurdamente negato il riconteggio delle schede scrutinate a Napoli relative a 3 candidati classificatisi con 1 solo voto di distacco e cioè Giuseppe De Martino, ultimo dei 6 professionisti eletti con 244 voti, Pier Paolo Petino 1° dei non eletti con 243 voti e Massimiliano Amato, 2° dei non eletti, con 243 voti.
Ti ricordo che, invece, tre anni fa il consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, da te presieduto, in un caso pressoché analogo verificatosi a Roma nelle elezioni dell'Ordine dei giornalisti del Lazio del maggio 2010 dispose il riconteggio che capovolse l'assegnazione del seggio romano in un primo tempo attribuito al collega professionista Massimo Signoretti per 2 voti di scarto che si vide alla fine scavalcato per 2 voti dal ricorrente Ignazio Ingrao.
Per questo motivo appare del tutto incomprensibile la decisione adottata ieri senza che la commissione ricorsi avesse replicato nulla alle mie obiezioni nella seduta iniziale nel pomeriggio del 5 novembre quando ho spiegato al microfono i motivi del mio dissenso sulla relazione congiunta dei colleghi Antonio Borra, Aleandro Di Silvestre e Santo Gallo che avevano liquidato il problema sostenendo l'inammissibilità della richiesta di riconteggio perché contestualmente il ricorrente Petino aveva chiesto anche l'annullamento delle elezioni della Campania perché vi avrebbero partecipato colleghi non in regola con il pagamento delle quote. 
Insomma, a parere della commissione ricorsi, convalidato ieri dal Cnog, si tratterebbe di 2 domande del collega Petino confliggenti tra loro e quindi inammissibili.
Al contrario, si tratta, invece, di richieste prioritarie e/o eventuali subordinate presentate nello stesso reclamo dal collega Petino che dovevano essere tutte vagliate e tutte eventualmente bocciate nel merito.
E proprio come ordine di priorità andava semmai esaminata per prima, perché assorbente, proprio la richiesta di riconteggio delle schede sia perché nel reclamo del Petino tempestivamente presentato ex articolo 8 della legge n. 69 del 1963 si legge testualmente: "In ogni caso si chiede che codesto Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti voglia disporre il riconteggio delle schede votate al fine di verificare il rispetto della volontà degli elettori-votanti anche in relazione alla dicitura riportata nella scheda", sia perché il mancato riconteggio addirittura in un caso dove vi sono ben 3 colleghi distanziati di 1 solo voto di preferenza per 1 solo posto da eleggere costituirebbe un pericolosissimo vulnus che potrebbe riflettersi in modo negativo anche su future elezioni.
Peraltro la tesi sostenuta dalla commissione ricorsi, convalidata ieri dal Cnog, secondo cui le 2 domande del collega Petino erano confliggenti tra loro e quindi inammissibili non é assolutamente suffragata dalla legge n. 69 del 1963 che non prevede nulla in merito ed anzi, appare in contrasto con il diritto di difesa sancito dall'articolo 24 della Costituzione.
Peraltro nel reclamo presentato dal collega Petino si lamentava anche un'altra irregolarità contenuta nelle schede di votazione per il ballottaggio sulle quali sarebbe stato erroneamente stampato che l'elettore dovesse votare 4 candidati, anziché fino ad un massimo di 4 candidati, che, mi sembra, sia cosa del tutto diversa. Ma anche su questo punto non vi é una sola riga di risposta da parte della commissione ricorsi, né tanto meno - presumo - da parte del Cnog.
Per questi motivi confido caldamente nell'accoglimento di questo mio invito ad un'attenta pausa di riflessione.
Nella tua decisione potrai essere ovviamente supportato dal parere di un legale di fiducia del Cnog che possa, invece, tranquillizzare te e me sull'assoluta regolarità della decisione adottata ieri al fine di evitare suoi possibili riflessi negativi per il futuro.
In caso contrario, se cioè dovessero essere, invece, confermati anche nel parere legale i vizi da me evidenziati, ti sarei grato se il reclamo restasse "congelato" per essere riesaminato dal Cnog tra 40 giorni nella prossima seduta del 17 dicembre 2013. Cordialmente
Pierluigi Roesler Franz
consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti
(*) Foto di Mario Rebeschini
 
P. Roesler Franz (*)
Enzo Iacopino (*)
Santino Franchina (*)
Paolo Pirovano (*)
Ennio Bartolotta (*)
Pier Paolo Petino