Di nuovo errori su Maurizio Estate

Gentile direttore Cozzolino,
dopo le "papere" del servizio mandato in onda il 15 gennaio scorso dal tg campano sull'età di Maurizio Estate, il giovane eroe ammazzato il 17 maggio 1993 per difendere un passante da due ladri, al quale è stato di recente intitolato il tratto di vico Vetriera dove avvenne l'efferato crimine e dove al tempo c'era l'officina del padre, nella quale il 23enne Maurizio lavorava, anche sul Corriere del Mezzogiorno, in un articolo a firma della giornalista Simona Brandolini, s'incorre in un altro errore sulla vita del giovane.
Nel virgolettato si afferma infatti: "Un luogo prestato da Giovanni Estate, fioraio e papà di Maurizio, vittima innocente e eroe", dichiarazione inesatta dal momento che Giovanni Estate non è il papà di Maurizio, bensì uno dei fratelli di maggiore età della numerosa famiglia Estate. Il padre sia di Maurizio che di Giovanni si chiamava invece Giuseppe.
Egli, dopo che Maurizio era spirato tra le sue braccia nel lontano 1993, si è battuto per anni affinché lo slargo venisse intitolato al figlio morto. Purtroppo quando, dopo quasi 25 anni dall'omicidio, il 15 gennaio scorso il suo desiderio si è realizzato ed è stata finalmente scoperta la targa con l'intitolazione, non ha potuto presenziare all'evento, dal momento che era morto da circa un anno. Con viva cordialità

Gennaro Capodanno

 
Maurizio Estate
Simona Brandolini
Gennaro Capodanno