Più di ogni altra cosa, d’inverno, ci mancheranno le sagre, che hanno festosamente rallegrato i giorni della calura, mentre noi eravamo prima turbati per la fine dell’amore tra Fabrizio Corona e Belen Rodriguez, poi rasserenati dal nuovo fidanzamento di Simone Inzaghi (ex di Laura Barriales e di Alessia Marcuzzi). E con una certa contrarietà ricorderemo che da maggio a ottobre si sono susseguite sagre al femminile (della ciliegia, della fragola, della seppia, della mozzarella e della salsiccia) e proprio quando stavamo accarezzando il sogno di una botta di vita ci ha colpito a tradimento un rigurgito di maschilismo con la sagra dello gnocco a Taurano, in provincia di Avellino (8 agosto). È stata l’unica manifestazione dedicata a un soggetto di genere maschile.
Poi si è tornati alla normalità, anche nei giornali, dove  la sagra della marchetta rappresenta una rubrica fissa e un punto di forza, nonostante i lodevoli tentativi di tanti giornalisti di dare notizie senza interessi di bottega. Encomiabile, in questa ricerca del fatto separato dalle opinioni, è ad esempio il servizio apparso il 6 luglio a pagina 36 del Mattino. Titolo In marcia per don Aniello: “Ha sottratto tanti giovani ai clan”. La storia è nota: il parroco di Miano, Aniello Manganiello, è stato allontanato dai suoi ragazzi, dalla realtà di confine dove ha lavorato appassionatamente con ottimi risultati. La gente si mobilita, si organizzano cortei e manifestazioni per farlo restare. Per la sera del 6 luglio è prevista una fiaccolata e l’autrice del servizio, Giuliana Covella, intervista alcuni personaggi che hanno aderito. Ci sono “rappresentanti delle istituzioni, della società civile ed intellettuali”. Ecco “il re delle cravatte, Maurizio Marinella”  (sindrome meroniana?), ecco lo scrittore Maurizio De Giovanni. E poi Francesco Emilio Borrelli, il guru del frizzantino e della tartina, in rappresentanza di una delle tre categorie ma non ricordiamo quale, e “il maestro pizzaiolo Gino Sorbillo”, che deve avere un appalto per le manifestazioni in cui compare Borrelli (già ci occupammo di Sorbillo quando, in occasione della conferma degli ergastoli ai Casalesi decisa dalla Cassazione, si svolse una festa con brindisi in piazza Plebiscito e gli stuzzichini furono “gentilmente offerti dall’antica pizzeria Sorbillo”, come annotò il Roma).
E rioccupiamoci di don Aniello. Tra i rappresentanti delle istituzioni Giuliana Covella ha dovuto necessariamente, per motivi di spazio, riportare una breve dichiarazione (nove righe su un totale di 72 dell’intero pezzo) di un solo politico. La scelta, affidata al caso e allo spazio tiranno della gabbia di pagina 36, è caduta su Corrado Gabriele, ex assessore regionale e oggi consigliere regionale. L’indomani Giuliana Covella, smessi i panni di collaboratrice del Mattino, ha rimesso quelli di addetto stampa del consigliere regionale Corrado Gabriele.
Ma, tornando alle sagre, poiché la speranza è l’ultima a morire, abbiamo scoperto un intrigante appuntamento per il 12 settembre a Castel San Pietro, in provincia di Bologna: c’è la sagra della braciola.

Hans Schnier