Champagne per la legalità |
Che bella invenzione il link: noi adesso avremmo dovuto metterci a tastierizzare per ore e ore per raccontarvi la storia di Francesco Emilio Borrelli, ispiratore del romanzo immortale di Luigi Pirandello Uno, nessuno e centomila. E invece, grazie a Dio, basta andare su Google e digitare "Francesco Borrelli e Lamezia Terme" per riportare alla memoria, quando regnava Pecoraro Scanio, l’epopea degli anni Verdi del nostro eroe, capace di essere contemporaneamente qui (a Napoli) e lì (a Lamezia Terme, a 400 chilometri di distanza), di essere assessore (a piazza Matteotti) e praticante giornalista (in Calabria, con un contratto per telecineoperatore grazie alla legge 407 per disoccupati di lungo corso firmato mentre faceva prima lo staffista con l’assessore verde Casimiro Monti e poi l’assessore all’Agricoltura a piazza Matteotti nella giunta guidata dal verde Dino Di Palma), avere il tempo di battere il record dei comunicati all’Ansa (500 in un anno) e confortare gli amici dell’happy hour a Chiaia, guidare la crociata contro i botti di San Silvestro con lo slogan Chi non spara riceve un babà e presiedere un convegno sul nocciolo a Visciano, attuale leader del comitato per Il pannolino ecologico e, in tandem con Cesare Falchero, assistente ostetrica allo zoo di Napoli in occasione della nascita di quattro leoncini. Non è uno, ed è riduttivo definirlo centomila.
Il 19 gennaio Napoli brinda alla legalità. L’occasione è storica: dopo le condanne in primo grado (giudice estersore Raffaello Magi) e in appello (presidente Raimondo Romeres), il 16 gennaio la Cassazione conferma gli ergastoli a carico del vertice del clan dei Casalesi, guidato dal Sandokan casertano, Francesco Schiavone. È un giorno di quelli che meritano di essere ricordati: schivando l’imboscata della sociologia un tanto al chilo, viene voglia di continuare a giocarsi la partita. Bisogna festeggiare, e occorre un testimonial che si identifichi con il concetto di legalità.
|
1a.jpg) |
19 gennaio. Napoli, piazza del Plebiscito |
Chi più indicato di Francesco Emilio, il gran sacerdote del frizzantino? Ed ecco che il mattino.it, guidato da Carlo Nicotera (Processo Spartacus, brindisi al Plebiscito / per festeggiare le condanne) e il Roma (Ergastolo ai Casalesi, striscioni e champagne) doverosamente riservano ampio spazio alla bicchierata, a cui partecipa Enrico Maria Borrelli, presidente dell’associazione Napoli Buona, che forse, avendo doppio nome è parente di Francesco Emilio. Il quale ai cronisti accorsi dichiara con orgoglio: ”Contro camorra, omertà e connivenze noi ci mettiamo la faccia. E non abbiamo paura di essere identificati”. Da chi?
Lusinghiero successo della manifestazione. A seguire spumantino e pizzette in piazza per tutti. Gli stuzzichini, annota il Roma, sono stati gentilmente offerti dall’antica pizzeria Sorbillo. |
Hans Schnier |
(*) Da www.pirandelloweb.com |
|
|
|