Mancano più o meno una trentina d’anni perché Francesco raggiunga l’età per andare meritatamente in pensione. Però quel giorno potrà finalmente cumulare ai versamenti previdenziali delle tante professioni esercitate, che ora ci sfuggono, anche i due anni di contributi riconosciutigli dall’Inpgi come giornalista praticante di Teleregione, l’emittente, con redazioni a Marcianise e Lamezia Terme, dell’editore Giuseppe Giordano e del direttore editoriale Giovanni Lucianelli.
La storia di Francesco Emilio Borrelli è nota: definirlo stakhanovista è riduttivo, etichettarlo come mente instancabile significa fare un torto al club “eravamo quattro amici al bar”, che riunisce i suoi neuroni.
Per definire la sua azione politica è sufficiente ricordare un dato: 491 dichiarazioni all’Ansa in un anno. Datemi un take e vi solleverò il mondo. Un tombino intasato? Una rosticceria che serve supplì di riso privi della prevista mozzarella? La signora che stende il bucato e inonda il terrazzo sottostante? No problem, interviene Francesco, il Braveheart dal mantello verde. O meglio, interveniva. Perché le cose sono andate come sapete: Alfonso Pecoraro Scanio faceva il ministro, ora non si sa. I Verdi dettavano dichiarazioni al Tg1 ogni giorno, ora sono muti. Borrelli faceva l’assessore, ora l’esodo biblico ha spazzato anche lui. Ma Francesco Emilio, come El Che, è vivo e lotta insieme a noi.
Adesso, come ci informa Il Mattino.it, si occupa di razze in via di estinzione. Forse per legittima competenza. Succede che al parco zoo di Napoli nascono quattro cuccioli di leone asiatico per la gioia (come si diceva una volta) di papà Charlie e mamma Lory, una coppia che ci dà dentro, giacché a maggio già erano diventati genitori felici di un’altra nidiata di leoncini. A dare notizia del lieto evento chi se non Francesco Emilio? In tandem con Cesare Falchero, amministratore dello zoo, l’annuncio è stato dato in una conferenza stampa. In tandem: nel senso che ogni dichiarazione, secondo il cronista del Mattino, è stata rilasciata a due voci, come Gianni e Pinotto oppure Franco e Ciccio. I due “spiegano”, e “concludono”.
Ed è stata annunciata anche la nascita dell’associazione Watchdog, cane da guardia, una delle più recenti invenzioni del vulcanico giornalista-politico-naturalista, che avrà il compito di seguire “il benessere degli animali e i lavori di ristrutturazione del parco”. Un ennesimo e gravoso impegno per il Braveheart dell’happy hour. Ma dove lo trova il tempo? Intanto i neonati godono ottima salute. Sono tre femminucce e un maschietto. Bisognerà trovare un padrino di battesimo. Tranquilli: già trovato.
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