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Napoli-Lamezia Terme, 390 chilometri |
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Telereporter a
Lamezia Terme
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Dal novembre 2003 al maggio 2005 Francesco Borrelli ha vissuto mesi terribili. Lo assorbivano già moltissimo la politica, esponente di punta dei Verdi partenopei e primo pupillo dell’allora star Alfonso Pecoraro Scanio, e il lavoro: ... |
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Terremoto
sul Comune
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Che giornata, il 17 dicembre. Uno tsunami squassa le istituzioni cittadine nella sonnacchiosa attesa del Natale. È una tempesta, una bufera, un uragano (come quelli a cui gli americani hanno il ... |
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Il Mattino del 18 dicembre |
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In questo numero si parla di Amato, Binetti, Bracciodieta, Calabrò, Cappiello, Cedolia, Cusenza, D’Alessio, Della Femmina, Diani, Di Chiara, Ferraino, Foti, Gabanelli, Kierkegaard, Lavitola,
Mallamaci, Maradei, Marziani, Messina, Migliaccio, Naccarato, Porzio, Priolo, Relino, Rinaldi, Russo, Sarnataro, Scognamiglio, Sqillacioti, Sulla, Taverniti; |
con foto di Abruzzo, Barbaro, Barone, Borrelli, Campanella, Camporese, Cescutti, Ciuni, Cocozza, De Chiara, De Gregorio, Di Meglio, Di Palma, Federico, Ferrandino, Finocchiaro, Giordano, Gloriana, Iovene, Lucianelli, Merone, Monti, Orfeo, Papa, Pecoraro Scanio, Petino, Polverino, Romeo, Rutelli, Sal Da Vinci, Serao, Velardi, Velardi Colasanti, Verde. |
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Una brutta notizia |
13 dicembre 2007, ore 19 |
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Una brutta notizia per i lettori e per il direttore di questo giornale: da oggi Iustitia non si occuperà più di Repubblica Napoli.
Nel numero 40 del 12 novembre sono state pubblicate due lettere che il responsabile della redazione partenopea di Repubblica, Giustino Fabrizio, non ha gradito.
Nella prima un lettore segnala e documenta tre errori nei titoli del quotidiano romano attraverso l’ironico e paradossale accostamento tra i Beatles,
i mitici Fab four di Liverpool, e i quattro giornalisti del desk di Repubblica. |
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Nella seconda un altro lettore evidenzia il sostanziale silenzio scelto dal Mattino e da Repubblica Napoli sul singolare accordo relativo all’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri. In particolare il lettore è sorpreso per la linea politico-editoriale di Repubblica Napoli, “dissonante da quella dell’edizione nazionale”, e si chiede: “Ezio Mauro avrebbe operato la stessa scelta?”.
Fabrizio non ha gradito e ha concentrato la sua disapprovazione su Patrizia Capua, redattrice di Repubblica Napoli e lettrice saltuaria e disattenta di questo giornale, che ha la sola colpa di
essere la
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compagna del direttore di Iustitia.
Il dissenso, la disapprovazione, l’indignazione per uno scritto si possono esprimere in quattro modi: con una telefonata, con una mail o una lettera di rettifica, con una richiesta di risarcimento danni in sede civile, con una querela.
In base alla strada scelta dall’‘offeso’, l’autore dello scritto e il direttore del giornale possono replicare e difendersi.
Di fronte a iniziative ingiuste indirizzate contro la propria compagna si è invece inermi. |
Nello Cozzolino |
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