Egregio direttore,
sull'ultimo numero di " Iustitia" è stata pubblicata una lettera con la quale si chiedeva di capire quali fossero i motivi che hanno spinto Mimmo Falco a non ricandidarsi alla vice presidenza dell'Ordine dei giornalisti della Campania. E si ipotizzava che la rinuncia fosse finalizzata a ottenere l'incarico di segretario generale aggiunto della Federazione della stampa nel 2014 quando si dovrebbe svolgere il congresso nazionale del sindacato.
Mi sembra allora necessario chiarire che la carica di vice presidente dell’Ordine regionale non è incompatibile con
l'incarico di segretario generale aggiunto della Fnsi, quindi la rinuncia alla vice presidenza non dipende da nessuna strategia. Tra l’altro, per la prima volta nella storia della Fnsi non sono stati nominati i segretari generali aggiunti sia dei professionali che dei collaboratori per decisione del segretario generale Franco Siddi.
Ho lasciato la vice presidenza dell'Ordine regionale (poi assegnata all'unanimità a Gennaro Guida, ndr) per essere libero rispetto ai "lacciuoli istituzionali" e per dedicare più tempo al Movimento unitario giornalisti per la Campania, che a breve darà vita ad una serie di iniziative a tutela della nostra categoria. E comincerà proprio da quanto pubblicato, con dovizia di particolari e con assoluta precisione, da Iustitia, in merito alla vicenda della "Casina del Boschetto", argomento che non può passare sotto silenzio. Saluti cordiali |