È UNA BRUTTA storia quella che arriva da Canale 21, l’emittente televisiva che ha Paolo Torino come presidente del consiglio d’amministrazione della società proprietaria della tv. La protagonista involontaria è Alessandra Iannuccilli, napoletana, cinquanta anni a novembre, pubblicista da quando non aveva ancora compiuto venti anni, cronista e conduttrice del tg di Canale 21, allontanata senza motivo dalla redazione nella quale lavorava da dieci anni. La decisione le è stata comunicata dal direttore Gianni Ambrosino, redattore capo del Mattino in pensione dal primo giugno 2008 e dal primo ottobre dello stesso anno direttore editoriale dell’emittente. Contro la decisione dell’azienda la

la titolare Matilde Dell’Erario. All’udienza erano presenti, oltre alla giornalista e al suo legale, Paolo Torino che è assistito dallo studio di Alessandro Limatola.
In questa vicenda c’è un personaggio che non compare: è Sergio Iannuccilli, padre di Alessandra, imprenditore e giornalista pubblicista, nei primi anni Novanta vicino a Giulio Di Donato poi scivolato verso Forza Italia nelle cui fila è stato eletto deputato nel 2001. In un’intervista rilasciata al Roma nel novembre del 2019 Ambrosino racconta la sua vita professionale e a un certo punto dichiara: “mi chiamò un mio carissimo amico, Sergio Iannuccilli, grande imprenditore che è stato anche parlamentare. Decise di acquistare lo storico mensile ‘Napoli City’ e mi offrì la direzione”, che Ambrosino guidò per un paio di anni. Nel giro di pochi mesi evidentemente l’amicizia si è evaporata visto come è stata trattata la figlia.
La prossima udienza è fissata per il 16 novembre. Intanto, in attesa che il giudizio arrivi a sentenza Alessandra Iannuccilli si sta impegnando in politica: lavora con il responsabile provinciale di Forza Italia Fulvio Martusciello come coordinatrice per Napoli di ‘Azzurro Donna’.