Procura Napoli, nuovo
esposto sul tg campano

ALL’ILL. MO SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI NAPOLI
Piazza Enrico Cenni, 1 – 80143 Napoli
Il sottoscritto Francesco Barbato, Deputato al Parlamento della Repubblica Italiana, di cui alla tessera di riconoscimento “Camera dei Deputati”, n. DE 16100429 (sub 1),
ESPONE

che: in data 3 febbraio 2012, congiuntamente al Sen. Francesco Pardi, capogruppo Idv in Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai, ha presentato l’interrogazione scritta qui riprodotta:
Al Presidente della Commissione Vigilanza Rai
Dal 5 luglio 2003 la redazione della Testata giornalistica regionale RAI della Campania è affidata alla responsabilità del caporedattore Massimo Milone;
pochi giorni prima della sua nomina l’edizione campana del “Corriere della Sera” (“Corriere del Mezzogiorno”), pubblicò un articolo, mai smentito dallo stesso Milone, nel quale si spiegava che detta nomina poteva ritenersi frutto di un accordo politico tra Antonio Martusciello (Forza Italia) e Maurizio Gasparri (An) (allegato A);
nel tempo e fino ad oggi, i lasciti di quell’accordo si sono via via sostanziati in una gestione a parere degli interroganti politicamente ed editorialmente sbilanciata in favore di politici e amici cui lo stesso Milone risulta essere legato. A titolo meramente esemplificativo si citano alcuni esempi dell’allegato B che contiene i dati numerici ed editoriali, rigorosamente pubblici, relativi a una serie di servizi giornalistici realizzati durante gli otto anni di coordinamento della Tgr Campania da parte di Massimo Milone: 1332 servizi sul Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe in 1820 giorni di arcivescovato, 527 servizi sull’Università privata “Suor Orsola Benincasa”, Ateneo in cui Milone risulta incaricato di una docenza;
l’Università privata “Suor Orsola” non è solo la più citata dai notiziari RAI della Campania, ma i giornalisti contrattualizzati prima a tempo determinato e dopo il percorso di flessibilità a tempo indeterminato nel Tg regionale, risultano provenire quasi esclusivamente dal Master universitario “Suor Orsola Benincasa”, nonostante i percorsi formativi per giornalisti siano ben più differenziati sia in Campania sia in Italia. Una discriminazione denunciata già in passato da un membro della Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI, che a proposito dell’Ateneo privato, in relazione agli accessi nella testata RAI della Campania, parlò di “nodo perverso e inspiegabile che va tagliato” (allegato F);
durante la scorsa campagna elettorale per le elezioni amministrative, il telegiornale RAI della Campania manda in onda uno spot elettorale dell’allora premier Silvio Berlusconi, con logo del Pdl in bella vista, senza che vi fosse, in regime di par condicio, alcuna mediazione giornalistica che potesse giustificarne la diffusione da parte di una testata RAI. Tale “forzatura” viene duramente criticata in un documento (allegato C) firmato da 27 redattori della testata di servizio pubblico della Campania;
il giorno successivo alla pubblicazione sul quotidiano “la Repubblica” (dorso nazionale) di una telefonata intercorsa tra Valter Lavitola e l’ex direttore generale della Rai Mauro Masi (allegato D), in cui viene pesantemente coinvolto il Tgr Campania, il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, con una nota ai principali quotidiani, denuncia la mancanza di obiettività della testata RAI regionale (allegato E);
il giorno 7 luglio 2011, nel corso di un’assemblea sindacale di redazione, i dati numerici ed editoriali contenuti nell’allegato B,  insieme ad altri significativi episodi, vengono posti all’attenzione e stigmatizzati da un folto gruppo di redattori, e poi pubblicati - e mai smentiti dal caporedattore Milone - da giornali e testate di informazione, anche diffuse mediante il web, e  in particolare: il periodico on line “Iustitia”, i quotidiani “la Repubblica”, “Il Fatto Quotidiano”, “Il Mattino”, dei quali si evidenziano in rassegna alcuni articoli (allegati F e B);
il dottorato di ricerca di cui è risultato essere vincitore il figlio del caporedattore, Andrea Milone,  presso la Facoltà di Architettura della “Seconda Università di Napoli”, guidata dal Preside, Prof. Carmine Gambardella, in concomitanza degli 8 mesi a ridosso dello svolgimento delle prove del concorso sostenuto dal figlio del caporedattore, il Preside viene intervistato 11 volte dalla testata Tgr Campania, mentre in passato il docente e Presidente della commissione del concorso non aveva ricevuto la stessa visibilità (allegato G);
a tutela della libertà, del pluralismo di espressione e di opinione, di obiettività e completezza dell’informazione, della correttezza e trasparenza dell’operato del servizio pubblico radiotelevisivo, così come garantiti dalla Costituzione, disciplinati dai regolamenti della Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI, previsti dal contratto di servizio stipulato dalla RAI con i Ministeri competenti, è stato adottato dalla Direzione generale e dal Cda dell’azienda di servizio pubblico radiotelevisivo; che, è solo il caso di rammentare, svolge in concessione un servizio pubblico di interesse generale (art. 6 L. 112/2004);
risulta agl’interroganti che il caporedattore Massimo Milone, nel suo ruolo di coordinatore della testata regionale, abbia continuato a operare mostrando profili di conduzione privatistica dei mezzi e delle risorse aziendali, che - è appena il caso di sottolineare - provengono dal canone, e cioè da una tassa caricata sul contribuente-telespettatore;
appresa la proposta da parte del caporedattore Milone, avanzata già tempo fa al direttore di testata, di 4 avanzamenti, 4 promozioni oramai molto imminenti, tutte rigorosamente ed esclusivamente beneficiate da giornalisti di area centro-destra (allegato F);
considerato che lo stesso Milone, in più occasioni pubbliche, ha proferito espressioni verbali fortemente critiche e in taluni casi al limite della minaccia nei confronti di alcuni redattori che avevano segnalato, nelle opportune sedi sindacali, le anomalie riportate in questa interrogazione;
visti gli articoli 3 e 7 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177; il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, recante “Testo unico della radiotelevisione”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 7 settembre 2005, n. 208, ed, in particolare, gli articoli 3 e 7; il provvedimento recante “Comunicazione politica e messaggi autogestiti nei periodi non interessati da campagne elettorali o referendarie”, approvato dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi nella seduta del 18 dicembre 2002 e modificato nella seduta del 29 ottobre 2003; l’Atto di indirizzo approvato dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi nella seduta dell’11 marzo 2003, secondo il quale “Tutte le trasmissioni di informazione – dai telegiornali ai programmi di approfondimento – devono rispettare rigorosamente, con la completezza dell’informazione, la pluralità dei punti di vista e la necessità del contraddittorio...”;
osservato la delibera n. 22/06/CSP del 1° febbraio 2006, recante “Disposizioni applicative delle norme e dei principi vigenti in materia di comunicazione politica e parità di accesso ai mezzi di informazione nei periodi non elettorali”; che ai sensi dell’articolo 3 del Testo Unico della radiotelevisione “Sono principi fondamentali del sistema radiotelevisivo la garanzia della libertà e del pluralismo dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva”, che, ai sensi dell’articolo 7, del citato Testo Unico, l’attività di informazione radiotelevisiva, da qualsiasi emittente esercitata, costituisce un servizio di interesse generale;
la Rai quali iniziative o provvedimenti intende assumere se non sostituire il caporedattore Massimo Milone dal ruolo ricoperto attualmente di responsabile della testata TgR Rai Campania per ripristinare in seno alla testata i principi di pluralità d’informazione, obiettività, par condicio e i criteri di reclutamento/promozione/accesso professionale di democratica espressione quale si addice ad un organo di servizio pubblico.

On. Francesco Barbato
Sen. Francesco Pardi

-che in data 20 febbraio 2012 ha presentato, sulla base dell’interrogazione de quo, un esposto presso codesti uffici affinché accertassero eventuali illeciti ad opera dei soggetti coinvolti nella detta interrogazione;
-che in data 29.02.2012 la segreteria della Commissione di Vigilanza sulla Rai porta a conoscenza degli interroganti la risposta a detto atto ispettivo parlamentare, proveniente dall’azienda Rai, che il sottoscritto qui allega:
Oggetto: Sen. Francesco Pardi e altri (vs prot. n. 2533)
Con riferimento ai quesiti formulati, si premette innanzitutto che il caporedattore centrale Massimo Milone è alla guida del TGR Campania dal 2003 dimostrando professionalità e competenza maturata in un percorso interno che lo ha visto ricoprire, prima dell’attuale incarico, il ruolo di Caporedattore vicario per dieci anni. Mai nel corso della sua gestione, sono stati registrati rilievi da forze politiche e sociali, in relazione alle scelte editoriali, sempre avallate dalle Direzioni che, negli anni, si sono alternate alla guida del Tgr. Tutto ciò premesso si precisa che:
La visibilità mediatica registrata dal Cardinale Sepe è da ascrivere al suo ruolo di Arcivescovo di Napoli, figura che è da cinque anni oggetto di ampia copertura da parte di tutti i media italiani e stranieri. La Sua presenza nel Tgr della Campania, equivale ad esempio a quella dell’Arcivescovo di Milano per il Tgr della Lombardia.
L’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ente pubblico non statale e non economico è inserita per finanziamenti e controlli nel sistema universitario nazionale. È stata la prima università dell’Italia meridionale a realizzare un Master di Giornalismo in accordo con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti. È stata la Rai a chiedere, negli anni scorsi, a Direttori e Caporedattori l’inserimento graduale, in particolare per i nuovi spazi informativi del mattino, di giovani provenienti dalle università e in quegli anni il Master di Giornalismo del Suor Orsola era l’unico in Campania. E comunque, su una ventina di professionisti disoccupati inseriti negli ultimi anni nel TGR Campania, sono solo quattro quelli provenienti dal Master del Suor Orsola. Sempre in riferimento al Suor Orsola, non risulta che il Caporedattore Milone abbia mai avuto alcun incarico di docenza presso l’Università.
Il documento assembleare del 7 luglio 2011 fa parte di una normale dialettica sindacale-aziendale. L’enfatizzazione politica data da alcuni organi di stampa è stata da subito ridimensionata da una nota del Comitato di Redazione. Si fa inoltre presente che negli anni la TGR Campania ha seguito le varie competizioni elettorali senza registrare alcun rilievo in ordine a presenze, pluralismo e tempi dedicati agli esponenti politici. E anche fuori dal momento elettorale, l’articolato equilibrio politico è stato sempre registrato dall’Osservatorio di Pavia.
Con riferimento alle notizie pubblicate dal quotidiano Repubblica e dai siti on-line circa una telefonata intercorsa tra il sig. Lavitola e l’ex Direttore Generale Rai Masi, sull’importanza strategico-politica della redazione Tgr Campania e la presunta raccomandazione per un giornalista della redazione, appare evidente che il Caporedattore e la redazione del TGR Campania insieme all’Azienda tutta, siano eventualmente parte lesa, vittime di episodi che nulla hanno a che vedere con scelte aziendali.
-che la risposta in oggetto risulta essere null’altro che la replica a fatti circostanziati presi a base dell’interrogazione de quo, secondo la univoca interpretazione della Direzione Relazioniistituzionali e internazionali di viale Mazzini, il cui responsabile è il Dott. Marco Simeon.
 -che nella replica della struttura Rai fornita alla Commissione Parlamentare sono contenute inesattezze e in diversi casi risposte non corrispondenti al vero:
negli allegati dell’interrogazione si dà conto di un articolo di stampa del quotidiano di Napoli “Il Mattino”, all’interno del quale il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, mai smentito, dichiara: “La Rai campana non è obiettiva, già in campagna elettorale è emerso un montaggio mirato di alcuni servizi giornalistici. Ho notato che alcuni passaggi delle mie interviste rilasciate alla Rai in campagna elettorale non venivano riportati e messi in onda, quando ad esempio dicevo che il candidato Lettieri era legato a Nicola Cosentino. Sono preoccupato e auspico un dibattito sull’informazione pubblica in Campania”. (allegato E interrogazione citata). Nel maggio 2010 l’On Nello Formisano, Idv, dichiara all’agenzia di stampa Ansa: “Lo sbilanciamento del notiziario Rai della Campania a favore del Pdl ha subito una forte accelerazione subito dopo il voto di fine marzo e sta raggiungendo punte inaccettabili”. Nel marzo del 2010 Ernesto Caccavale, ex radicale, allora portavoce campano del Pdl, sempre all’Ansa: “Il comportamento che il Tgr regionale sta tenendo in questa campagna elettorale in Campania fa addirittura rimpiangere la vecchia Tele-Kabul degli anni bui”. Giorgio Lainati, vice presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai: “Sorprende non poco scoprire che il Tgr della Campania si sia comportato come fosse l’ufficio stampa e propaganda del candidato della sinistra alla presidenza della Regione”;
 l’ufficio Relazioni istituzionali e internazionali della Rai, diretto da Marco Simeon, scrive che Massimo Milone non ha “mai avuto alcun incarico di docenza presso l’Università “Suor Orsola Benincasa”. È sufficiente collegarsi al sito del Suor Orsola Benincasa per verificare che Milone è docente di “Etica e deontologia” al master di Giornalismo di tale Università;
 la nota Rai nulla dice su tale delicato passaggio dell’interrogazione  parlamentare citata: “Il dottorato di ricerca di cui è risultato essere vincitore il figlio del caporedattore, Andrea Milone, presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli, guidata dal Preside, Prof. Carmine Gambardella” si perfeziona “in concomitanza degli otto mesi a ridosso dello svolgimento delle prove del concorso sostenuto dal figlio del caporedattore” quando “il Preside viene intervistato undici volte dalla testata Tgr Campania, mentre in passato il docente e Presidente della commissione del concorso non aveva ricevuto la stessa visibilità” (allegato G dell’interrogazione).

TANTO PREMESSO
il sottoscritto chiede all’Ill. ma Sig. Vs. di accertare la eventuale sussistenza di profili di illiceità nelle condotte sopra riportate.
Addì, 11 giugno 2012 Deputato Francesco Barbato