prepensionamenti. In questo caso i giornalisti in cassa integrazione dal primo gennaio dovrebbero tornare al lavoro. E proprio per avere un quadro chiaro sulla situazione dei prepensionamenti il 7 novembre il segretario della Federazione della stampa Raffaele Lorusso ha chiesto un incontro ai dirigenti dell’Ansa.
Tornando alla vicenda Dente, i suoi legali, Annamaria Barone e Gianlivio Fasciano, hanno contestato all’agenzia che la messa in cassa integrazione del giornalista era palesemente discriminatoria perché l’unico criterio utilizzato era stato l’anzianità anagrafica. E nel caso di Dente sembra emergere un accanimento della società nei suoi confronti.
Infatti nel luglio del 2006 l’Ansa lo ha licenziato mentre era in malattia e il giornalista ha dovuto combattere una lunghissima battaglia praticamente in solitudine. Ha comunque vinto rapidamente i due passaggi del rito d’urgenza (articolo 700 e reclamo) che gli hanno consentito di essere reintegrato al lavoro. Ha poi dovuto attendere il marzo del 2010 per ottenere la sentenza di primo grado che ha dichiarato illegittimo il licenziamento, decisione confermata dalla Corte di appello e quindi blindata dalla Cassazione. |