Il giornalista, che sceglie liberamente il luogo di svolgimento della prestazione da remoto, deve assicurarsi che lo stesso risponda ai requisiti di idoneità, sicurezza e riservatezza e, pertanto:
- sia idoneo all'uso dei supporti informatici;
- non metta a rischio la sua incolumità fisica;
- non metta a rischio la riservatezza delle informazioni e dei dati da lui trattati nell’espletamento delle proprie mansioni;
- risponda ai parametri di sicurezza sul lavoro come riportati dall’informativa INAIL e come ulteriormente definiti dalle funzioni di sicurezza del Gruppo
Fermo restando quanto previsto dagli artt. 22 e 23 della legge n. 81/2017, sono previsti specifici momenti formativi di sicurezza sul lavoro rivolti a tutti i dipendenti coinvolti.
L’Azienda è sollevata da qualsiasi responsabilità relativamente ad eventuali infortuni qualora questi fossero riconducibili ad un uso improprio delle apparecchiature assegnate o all’adozione di comportamenti inidonei.
In conformità alle disposizioni normative che definiscono gli ambiti di applicazione della sorveglianza sanitaria, l’azienda verifica attraverso il medico competente le condizioni di salute del giornalista che opera con il videoterminale anche da remoto. Il medico, sulla base del protocollo sanitario si preoccupa delle patologie statisticamente correlate all’uso continuo della tecnologia digitale quali disturbi da postura, alterazioni della vista; inoltre come individuato dalla specifica valutazione è il primo referente per lo stress lavoro-correlato, nonché per i disturbi insorgenti che possano essere strettamente connessi alla nuova organizzazione del lavoro. L’azienda ha inoltre già attivato un sostegno specialistico psicologico attraverso lo sportello d’ascolto.
L’Azienda si riserva di mettere a disposizione degli strumenti di autovalutazione delle condizioni di lavoro e, ove necessario di valutare momenti di controllo.
Strumenti di lavoro _ Dotazioni informatiche, connessioni, protezione dati
L’azienda deve fornire a ciascun giornalista la dotazione informatica necessaria e idonea per poter svolgere adeguatamente e in sicurezza il lavoro da remoto, con i medesimi strumenti assegnati ai colleghi che lavorano in presenza.
La dotazione fissa è costituita per tutti i giornalisti sarà fornito un notebook portatile con una scheda Sim per la connessione dati, un monitor, una tastiera e un mouse. Ulteriori dotazioni informatiche potranno essere fornite in base alle specifiche esigenze lavorative di ciascun settore, con particolare attenzione al settore grafico ed ai periodici.
Resta inteso che qualora le dotazioni di cui sopra, in tutto in parte, fossero già state assegnate al momento dell’avvio dell’accordo non si procederà ad una nuova assegnazione.
In ogni caso, gli strumenti facenti parte della dotazione saranno indicati in allegato al presente documento.
L’utilizzo delle schede Sim garantisce che i costi della connessione siano a carico dell’Azienda.
Nel caso in cui il giornalista abbia invece necessità di attivare una linea fissa per poter operare adeguatamente da remoto, l’onere della scelta dell’operatore e della installazione è a suo carico, come è a suo nome l’intestazione del contratto; l’azienda in tal caso partecipa con un rimborso una tantum pari alle spese certificate per l’attivazione del contratto di rete fissa.
Durante la prestazione in lavoro da remoto il giornalista dovrà utilizzare correttamente e in modo appropriato le attrezzature di lavoro messe a disposizione dall’azienda in conformità alle istruzioni ricevute nel rispetto delle Policy e delle direttive aziendali in vigore relative agli obblighi di riservatezza, all'uso degli strumenti di lavoro, redatte ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003 e ai sensi dell'art. 4 della L. n. 300/1970.
Sarà organizzato un servizio di call center (Smartdesk) con presidi in grado di supportare gli utenti e risolvere tutte le problematiche.
L’azienda è responsabile del funzionamento della tecnologia fornita. Il giornalista è responsabile dei danni causati da un utilizzo non corretto delle dotazioni, mentre deve tempestivamente comunicare eventuali guasti o malfunzionamenti degli strumenti avuti in affidamento. Nel caso che il problema non possa essere risolto da remoto, il giornalista potrà concordare con la propria struttura la possibilità di soluzioni alternative compreso il trasferimento in sede, fatta salva la possibilità di recuperare nell’arco di un mese la giornata perduta di smart working. Nell’ambito della struttura tecnica, l’azienda dovrà individuare un ufficio/referente e un numero telefonico riservati alle problematiche dei giornalisti in smart working circa la dotazione informatica e il funzionamento dei collegamenti.
L’azienda è responsabile per la custodia e protezione dei dati aziendali presenti su dispositivi forniti per lo svolgimento dell’attività lavorativa, purché l’utente si attenga alle procedure ed al corretto utilizzo degli stessi. L’azienda non è responsabile per la custodia e protezione dei dati personali. |