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San Gennaro fa
tornare i premi
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CICLICAMENTE DA LARGO Donnaregina, sede della curia arcivescovile di Napoli, parte l’iniziativa di un premio. Nel gennaio del 1996 viene inventato il premio ‘Buone notizie’, organizzato dall’Ufficio comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Napoli, guidato da Massimo Milone, redattore capo di Rai Napoli, e dal suo vice Mariano Del Preite, insieme all’Unione stampa cattolica (Ucsi), di cui Milone è vice presidente nazionale, e all’Associazione napoletana della stampa, presieduta dal redattore di Ansa Napoli Franco Maresca, responsabile dell’Ucsi Campania.
I premiati sono Ettore Bernabei, ex direttore generale della Rai, Dino |
Boffo, direttore di Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana (Cei), e Bruno Caselli, direttore dell’Ansa. I lanci dell’Ansa sul premio sono firmati XDL, la |

Lucio D'Alessandro, Aurelio De Laurentiis e Ernesto Landi |
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sigla del collaboratore Mariano Del Preite, coorganizzatore del premio e allora, come oggi, curatore dei rapporti con i media della curia e del cardinale Michele Giordano.
Nel febbraio del ’97 si tiene la seconda edizione del premio, che viene assegnato a Enzo Biagi, a Mario Agnes, direttore dell’Osservatore Romano, e a Miriam Castelli, suora paolina componente del pool del Tg1 per il Giubileo. I primi due take dell’Ansa sulle ‘Buone notizie’ sono firmati dal capo della sede campana Mario Zaccaria, le altre cinque sono siglate DT, ma l’autore è sempre Del Preite, al quale intanto Bruno Caselli ha dato un contratto da redattore.
La terza edizione del premio è del maggio ’98; i vincitori sono: Angela Buttiglione, allora direttore dei servizi Parlamentari della Rai, oggi direttore della Testata giornalistica regionale (Tgr), da cui dipendono le sedi regionali; Emanuele Milano, direttore di Sat 2000, la tv satellitare della Cei; padre Pasquale Borgomeo, assistente ecclesiastico dell'Ucsi. Un premio speciale viene assegnato a Giancarlo Elia Valori, presidente della Società Autostrade, e riconoscimenti al fotografo di Ansa Napoli Ciro Fusco e telecineoperatore di Rai Napoli Luigi Verusio. Le notizie Ansa sul premio
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Ciro Fusco, Franco Maresca e Luigi Verusio |
sono, ovviamente, firmate da Mariano Del Preite. Nell'agosto del '98 si scatena la bufera delle indagini della procura di Lagonegro, che investe in pieno il cardinale e la curia: c’è l’accusa di usura e Giordano non ha tempo e testa per le ‘Buone notizie’: sulle prime pagine
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dei giornali nazionali e internazionali ci va nella veste di indagato e, poi, di imputato. Uscito indenne dal processo per l’usura e, più di recente, da quello per gli abusi edilizi, il cardinale, con i suoi consiglieri, riprende a occuparsi di pubbliche relazioni e vede la luce il premio San Gennaro. Questa volta l'iniziativa è organizzata dal Comitato diocesano San Gennaro e dall’Ucsi e la cerimonia di consegna si tiene il 13 febbraio nell’auditorium della curia arcivescovile di Napoli. Più che dagli intervenuti, pure numerosi, la cifra del premio è data dal coro polifonico e dall’orchestra Enrico Caruso che apre la manifestazione con l’esecuzione dell’inno di Mameli, forse per dare un respiro nazionale all’evento, e la chiude con una miscellanea di canzoni napoletane.
La giuria, guidata dal cardinale Giordano, è formata da Gennaro Alfano, presidente del Comitato San Gennaro, e da Massimo Milone, che, da quando ha organizzato il premio precedente, di buone notizie ne ha avute diverse: nel dicembre 2002 viene eletto presidente dell’Ucsi; nel luglio 2003 è nominato da Angela Buttiglione responsabile della redazione Rai di Napoli ; nell'ottobre 2003 riceve dal professore Lucio D’Alessandro l’incarico di docente di Etica della comunicazione al Suor Orsola Benincasa; nel biennio 2004-2005
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è presidente del Rotary club Napoli Posillipo.
La sede di Fuorigrotta, però, gli sta stretta: ai colleghi che avanzano critiche sulla sua gestione dei tg e dei gr replica secco che |

Il coro polifonico e l'orchestra Enrico Caruso eseguono l'inno di Mameli |
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ritiene conclusa l’esperienza di redattore capo e sta studiando da direttore, anche se, interpellato da Iustitia, smentisce: “Devo mangiare ancora pane prima di diventare direttore e sono contento di fare l’umile cronista a Napoli”. In attesa di sapere quanto pane deve mangiare Milone, torniamo ai premi: “sentivamo l’esigenza – spiega Milone – di legare il nome del santo patrono di Napoli a uomini che contribuiscono a fare grande la città”; “un riconoscimento, scrive l’Ansa, per chi rappresenta la napoletanità vincente”;. Vediamo, allora, chi sono i premiati. Il primo è Aurelio De Laurentiis, attualmente vincente in serie C1: è il presidente del Calcio Napoli, la squadra in testa al campionato, e al premio San Gennaro ha avuto due meriti: ha riempito metà dell’auditorium, portandosi dietro le squadre giovanili della sua società, e ha vivacizzato la manifestazione polemizzando con i vertici del calcio italiano e con Giorgio Bocca, autore del libro ‘Napoli siamo noi’, in cui sostiene che De Laurentiis è il prestanome del numero uno della Banca di Roma, Cesare Geronzi.
Il secondo è Ernesto Landi, per venticinque anni insegnante all’istituto
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Mario Agnes, Giorgio Bocca e Lello Esposito |
tecnico Giordani, con esperienze politiche in varie formazioni: nel ’91 è consigliere comunale della Dc a Napoli; dal ’99 al 2000 ricopre l'incarico di assessore provinciale in quota Forza Italia; dal 2001 al 2004 è consigliere regionale della lista Dini; il sessantaseienne Landi è |
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però principalmente l’uomo tutto dei biologi italiani: dal 1986 è presidente nazionale dell’Ordine dei biologi; dal ’96, cioè dalla nascita, è il numero uno dell’Enpab, l’ente nazionale di assistenza e previdenza dei biologi italiani; non pago, è anche direttore responsabile del mensile ‘Biologi italiani’, organo ufficiale dell’Ordine nazionale dei biologi. Nella redazione scientifica del mensile Landi ha inserito Barbara Nicolaus, sua grande amica, ricercatrice del Cnr di Pozzuoli e moglie di Massimo Milone. Del resto il rapporto tra il presidente dei biologi e il responsabile della redazione napoletana della Rai è blindato da anni e Landi è una presenza assidua del tgr campano.
Il terzo vincente è Lucio D’Alessandro, al Suor Orsola Benincasa preside della facoltà di Scienze della formazione, oltre che promotore e animatore del master in giornalismo, istituito nel 2003 con l’autorizzazione dell’Ordine nazionale dei giornalisti che riconosce agli studenti il praticantato per l’ammissione all’esame per professionista. La scuola di Napoli arriva venticinque anni dopo l’Ifg, l’istituto di formazione al giornalismo, di Milano ed
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è la seconda del Mezzogiorno dopo quella di Palermo. D’Alessandro, che ha il merito comunque di avere colmato un vuoto, dedica il premio alla madre che compie ottantadue anni e spende a piene mani il nome di Paolo Mieli, direttore del Corriere della |

Angela Buttiglione, Mariano Del Preite e Barbara Nicolaus |
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sera e direttore fantasma del master in giornalismo: durante il biennio i ragazzi l’hanno visto due volte.
Ai premiati il cardinale Giordano, con l’aiuto di Alfano e Milone, ha consegnato un busto di San Gennaro in bronzo su una base in pietra vesuviana, realizzato dallo scultore Lello Esposito. Un busto più piccolo di San Gennaro è stato preparato anche per i trenta studenti del master e i presenti all’auditorium, in tutto una decina, l’hanno ritirato dalle mani del cardinale. Sul master del Suor Orsola si è dilungato Giordano, parlando di “una scuola seria che forma giornalisti che fanno un percorso completo. Ed è un sicuro contributo alla rinascita di Napoli il fatto che qui si possano preparare giornalisti capaci”. Capaci lo saranno sicuramente gli studenti del Suor Orsola, ma parlare di “percorso completo” appare una forzatura o il frutto di una scarsa informazione: alla data della consegna del premio San Gennaro, pur essendo terminati da nove mesi i corsi del biennio, gli studenti non hanno ancora discusso la tesi preparata per conseguire il master. Eppure nel decreto firmato dal rettore Francesco De Sanctis, che bandiva il corso biennale, il conseguimento del master veniva indicato come passaggio |

Enzo Biagi, Dino Boffo e Paolo Mieli |
obbligato per accedere agli esami per giornalista professionista. Forse per coprire un inspiegabile ritardo la decisione è stata poi modificata, ma una delle iscritte al corso, Angela Genovese, ha presentato una denuncia alla procura della Repubblica di Napoli. In |
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ogni caso i busti di San Gennaro, scolpiti da Lello Esposito, sono stati preparati per tutti gli iscritti, anche per chi, a causa di motivi personali o per ragioni professionali, ha interrotto con largo anticipo la frequenza dei corsi, anche per chi alla prova scritta per professionista del 31 ottobre è stato bocciato. Se corregge in maniera netta la rotta, il master del Suor Orsola può diventare una buona scuola, ma è corretto definirla oggi “una scuola seria”?
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