Trenta invalidi in un metro quadro

Leandro Del Gaudio sfida la legge dell'impenetrabilità dei corpi e, nel suo pezzo a pagina 37 del Mattino di giovedì 2 febbraio, pone "....una trentina di finti invalidi residenti in un metro quadrato di territorio cittadino". E la sua sfortuna è che, essendo la frase ad inizio articolo, va a finire anche nel richiamo in prima pagina senza che alcun caporedattore di via Chiatamone si pigli la briga di dargli almeno una controllatina.
E visto che mi trovo a scrivervi vi segnalo che, in merito al soprannome del boss Renato Raffone nella vicenda della processione di San Catello a Castellammare con polemica tra il sindaco Luigi Bobbio e il vescovo Felice Cece, il soprannome esatto è Battifredo o Battifredi, non Battifreddo come può facilmente evincersi da un qualsiasi atto della Dda. Anche Iustitia a volte cade in fallo.
Con immutata stima

Gino Palumbo

(*) Da www.blogspot.com
 

Luigi Bobbio

Felice Cece (*)