Notiziona: il cardinale
al balcone di Repubblica

L’INTERVISTA ESCLUSIVA al cardinale di Napoli Crescenzio Sepe del capo cronista del Mattino Pietro Perone pubblicata il 20 aprile era stata uno schiaffone che a distanza di giorni bruciava ancora. Così il tandem che guida Repubblica Napoli, Ottavio Ragone e il vice Giovanni Marino, si è impegnato a fondo pur di mettere in pagina una nuova intervista a Sepe; non ci sono fatti nuovi ma non importa.
E finalmente arriva il via libera dalla curia di largo Donnaregina. L’otto maggio il cardinale va a via dei Mille in visita alla sede di Repubblica e viene intervistato dall’inviata Conchita Sannino. Leggetelo.
Si tratta di un testo sciatto con refusi e persino una domanda e una risposta poco comprensibili: “Cardinale Sepe, la storia di Noemi, altro

sangue innocente sulle strade di Napoli”. “Io me lo auguro, ce lo siamo detti tante volte”.
È evidente che nessuno ha letto il testo prima della pubblicazione ma l’obiettivo è stato raggiunto: avere Sepe in redazione. L’avvenimento viene

Ottavio Ragone e Conchita Sannino

festeggiato con tre foto del cardinale: in prima grande immagine del cardinale al balcone; a pagina cinque c'è la fascia alta ancora occupata da una foto di Sepe (dimensione maxi: 25 cm, per capirci un quarto di metro, per 12,5) ripreso tra i fiori del balcone; sotto a chiudere ancora la nostra star seduta con alle spalle in piedi Ragone e Sannino.
L’intervista risulta abbagliante per le tante luci che sprigiona il protagonista e non c’è neanche un’ombra, eppure argomenti spinosi da affrontare con il cardinale ce ne sono diversi, primo fra tutti i preti pedofili della curia partenopea.
Un mese fa Iustitia era stata molto critica con il direttore del Mattino Federico Monga e con Pietro Perone perché nelle due pagine dell’intervista a Sepe l’argomento pedofilia era stato affrontato con una sola domanda registrando una risposta elusiva e fuorviante. Ma ora Monga e Perone vanno rivalutati.
Ottavio Ragone e Conchita Sannino dimostrano che sono più avanti: le domande che danno fastidio all’interlocutore non devono nemmeno entrare in scaletta altrimenti la prossima volta Sepe non verrà ad affacciarsi al balcone di Repubblica.