Cdr: Arpaia primo,
bocciato Pappalardo

LA COMMISSIONE elettorale (formata da Marco Esposito, Cristiano Tarsia e Giulia Verna) ha comunicato l’esito del voto per il comitato di redazione del Mattino che si è svolto l’otto maggio in presenza per i giornalisti della sede centrale e via telefono per chi lavora nelle distaccate, per i collaboratori con contratto e per i redattori di Napoli assenti, in permesso o in servizio esterno. Cinquantadue i votanti: trentuno a Napoli, tredici per le distaccate, otto per i collaboratori.
Vediamo i risultati. Per la sede centrale sono stati eletti Gennaro Arpaia

della redazione Internet che ha ottenuto 21 preferenze su trentuno votanti; il vice capo cronista Leandro Del Gaudio che ha raccolto quindici voti; il responsabile di Cultura e spettacoli Federico Vacalebre, terzo con dodici voti; staccato e

Valerio Esca e Antonello Plati

primo dei non eletti il cronista politico Adolfo Pappalardo che di preferenze ne ha incassate sette; per le redazioni distaccate undici voti sono andati a Valerio Esca che lavora all’edizione del Sannio; per i redattori contrattualizzati è stato eletto con sei preferenze Antonello Plati della sede di Avellino.
Con una quarantina di redattori, copie vendute in calo costante e un editore, Francesco Gaetano Caltagirone, deciso a non sganciare un euro per il rilancio e lo sviluppo del giornale non ci sono grandi margini di manovra per il direttore Roberto Napoletano, pur animato da grandi ambizioni, e per il nuovo cdr.
Ora una breve analisi del voto. Il primo dato che emerge è una bocciatura secca del cdr precedente (Aldo Balestra, Paolo Mainiero, Adolfo Pappalardo) accusato di poca trasparenza, con l’unico uscente che si è ripresentato, Pappalardo, severamente punito nell’urna e la voglia di facce nuove e nuovissime con tre esordienti: Esca e Plati assunti nella primavera 2023 dal direttore Francesco De Core che quattro mesi fa ha firmato anche il contratto per Gennaro Arpaia.
Queste elezioni – spiega un ex cdr – hanno un vincitore e uno sconfitto.

Marco Esposito e Adolfo Pappalardo

Il vincitore è il team dell’online, guidato da Alessio Fanuzzi, che voleva un rappresentante nel sindacato e c’è largamente riuscito. Lo sconfitto è il gruppo dirigente della cronaca che ha piazzato soltant oil vice capo cronista.

E sono convinto, ma è una mia impressione, che anche le cinque schede secche con il solo nome di Arpaia vengano soprattutto dalla cronaca che ha voluto esprimere uno scontento profondo per come i vertici hanno gestito in questi mesi il settore, con filoni centrali appaltati in gran parte a collaboratori, confronti aspri con qualche ‘senatore’ e lettere di contestazione”.