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14 giugno
2003 / anno XI
numero 22
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IL
CONSIGLIERE DI Forza
Italia Fulvio Martusciello
ha presentato il 12
giugno al presidente
del consiglio regionale
Bruno Casamassa
un'interrogazione
per denunciare
un caso di conflitto
di interessi a Benevento
che vede protagonista
il corrispondente dell'Ansa
Mimmo
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Ragozzino.
"Ragozzino,
- scrive Martusciello
- titolare di
un articolo 12
dell'agenzia Ansa,
è anche
il dominus di
una società
denominata Mirarelation,
che avrebbe prodotto
uno spot elettorale
per il candidato
del centro sinistra
alla presidenza
della Provincia
di Benevento Carmine
Nardone, spot
in
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Angelo Cerulo
e Gaetano Cola
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cui compare lo stesso
Ragozzino, nelle vesti
di intervistatore".
E l'esponente di Forza
Italia si domanda "se
questo comportamento sia
in linea con lo spirito
della convenzione siglata
con il consiglio regionale
(per un importo annuale
di trecento milioni di
vecchie lire, ndr)".
Ancora più secco
l'attacco che Martusciello,
evidentemente toccato
dal clamoroso successo
di Nardone eletto al primo
turno con il 73 per cento
dei voti, porta all'Ansa
dal suo sito, tirando
direttamente in ballo
il vice direttore dell'agenzia:
"Ebbene c'è
da chiedersi se è
giusto che il consiglio
regionale continui a pagare
il servizio Ansa. Cosa
fa Carlo Gambalonga?".
Abbiamo girato la domanda
a Gambalonga e questa
è la sua risposta:
"Ho già chiesto
un'informativa a Mario
Zaccaria (il responsabile
della redazione campana,
ndr). Se emergeranno comportamenti
censurabili da parte del
collega interverremo.
Ricordiamo comunque che
stiamo parlando di un
articolo 12 che quindi
non ha rapporti di esclusiva
con l'agenzia".
Non ci sarà l'esclusiva,
ma rimane in piedi la
questione deontologica
che |

Michele Giordano
e Carmine Nardone |
coinvolge alcuni
dei redattori della
sede partenopea.
Basta ricordare
i casi di Mariano
Del Preite,
che è il
punto di riferimento
dei giornalisti
nei rapporti con
Michele Giordano
e per l'Ansa segue
l'attività
della curia napoletana
e del cardinale,
e di Angelo Cerulo,
numero due della
redazione di via
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San Tommaso d'Aquino,
da anni collaboratore
della Camera di commercio
partenopea per i rapporti
con la stampa.
Il 5 giugno, nel corso
della causa promossa da
Roberto Ormanni,
davanti al giudice Renata
Quartulli, per ottenere
dall'Ansa il riconoscimento
dell'articolo 1, Cerulo
è stato ascoltato
come teste indicato dall'azienda.
"Personalmente -
ha dettato a verbale Cerulo
- ho una collaborazione
esterna con la Camera
di commercio debitamente
autorizzata per iscritto
dal direttore". A
via della Dataria sono
ormai lontani i tempi
della guida rigorosa di
Sergio Lepri, ma
chissà se il direttore
citato da Cerulo ha autorizzato
anche il lancio sulle
reti Ansa di decine e
decine di take sull'attività
camerale e su quella del
suo presidente, Gaetano
Cola.
Sul tasto della deontologia
insiste Martusciello.
"Non ho intenzione
- dice - di scatenare
una guerra di religione
contro l'Ansa, ma chiedo
risposte serie. Intanto
va subito avviata un'anagrafe
degli uffici stampa della
Regione e dei trentasei
enti collegati (dalle
Asl agli Edisu, dall'Azienda |
ospedaliere agli
Iacp) per sapere
con chiarezza chi
sta con chi. Della
convenzione con
l'Ansa, che scade
a dicembre, e delle
convenzioni con
le altre agenzie
(nel mirino c'è
anche l'Asca dopo
che molti consiglieri
regionali hanno
duramente stigmatizzato
con un documento
il licenziamento
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Elisabetta Donadono
e Roberto Ormanni
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nel gennaio scorso della
giornalista Elisabetta
Donadono, ndr) parleremo
nei prossimi giorni. Il
nodo verrà affrontato
dalla commissione Bilancio,
di cui faccio parte, impegnata
nella preparazione del
documento contabile che
va in aula a luglio". |
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Da
internet in
libreria
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Papere
e papaveri |
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"Un
libro assolutamente
irresistibile,
che fornisce un
quadro agghiacciante
dell'attuale giornalismo
napoletano. Con
un umorismo genuino
e debitamente
feroce. Sono fiero
di non figurare
nell'indice dei
nomi". |
Antonio
Ghirelli
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Papere
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