Un giorno di giugno

Un giorno di giugno dell’anno 2010 un giornalista napoletano camminava nel quartiere Novi Most a Bratislava. Sapeva 4 parole in tutto di slovacco e del mondo sapeva poco o niente. Di nome si chiamava Enzo. Ora voi che siete ignoranti quasi come noi non avete certamente apprezzato la finezza del nostro incipit, che è un modesto tributo a Elsa Morante, autrice di romanzi come ‘La Storia’ che inizia proprio così: Un giorno di gennaio dell’anno 1941 un soldato tedesco camminava nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Sapeva 4 parole in tutto di italiano e del mondo sapeva poco o niente. Di nome di chiamava  Gunther.
Voi non avete apprezzato, ma il presidente dell’Assostampa napoletana Enzo Colimoro sì, perché fa parte della prestigiosa giuria del premio intitolato alla scrittrice romana, presieduta da Dacia Maraini e composta da Andrea Camilleri (e fa una certa impressione vedere nello stesso organismo Camilleri e Colimoro), Chiara Gamberale, Maurizio Costanzo, Francesco Cevasco, Emanuele Trevi, Teresa Triscari e Tjuna Notarbartolo, direttore del Premio Morante Cinema, sezione inaugurata nel 2009, quando in giuria c’era anche Santa Di Salvo (perché quest’anno no?). Premio giunto alla seconda edizione e di cui ci occupammo già l’anno scorso di questi tempi, quando sulla scia dell’entusiasmo suscitato dalla delegazione culturale italiana a Bratislava pronosticammo un’edizione 2010 a Bombay, città diventata da qualche anno con il nome di Bollywood crocevia dei grandi appuntamenti cinematografici mondiali. Invece ancora Bratislava, ancora Danubio, ancora Castello.
Premiati il regista slovacco Dušan Hanák, l’attrice Lina Sastri per il film “Baaria” di Giuseppe Tornatore, la traduttrice Mirka Vallová che osservando i giurati ha detto“sono incantata dalla cultura italiana come un bambino davanti ad una vetrina di dolci”, premiata dal sindaco di Forio d’Ischia Franco Regine, della cui presenza in Slovacchia ci sfugge il motivo, anche se è un apprezzato slovaccofilo. Pare che Regine abbia invitato tutti a una spaghettata sul belvedere della Chiesa del Soccorso di Forio. E Colimoro?
Dopo lo strepitoso successo alle recenti elezioni per il rinnovo delle cariche all’Assostampa (presentata una sola lista, la sua, con un numero di elettori ignoto e, comunque, molto modesto) il presidente del sindacato ha fatto il solito figurone anche dinanzi agli stupiti ospiti del ministero della Cultura di Bratislava.
L’opera di Tornatore e quella di Hanák possiedono alcuni tratti comuni, ma hanno ottiche diverse; - ha detto - due capolavori che in modi diversi raccontano periodi storici in cui era difficile esprimersi. In un momento in cui é complicato dichiarare il proprio pensiero sono importanti i messaggi e i sentimenti che queste creazioni cinematografiche veicolano”. Gli scroscianti applausi hanno più volte interrotto il suo intervento, pronunciato interamente in slovacco.

Puccio Gamma

 
Enzo Colimoro
Dacia Maraini
Tjuna Notarbartolo
Santa Di Salvo
Dušan Hanàk
Lina Sastri