Ognuno deve fare la propria parte, come in tutte le gravi emergenze che coinvolgono l’umanità. Per esempio la mancanza d’acqua e le carestie (drammi che sono monopolio dei Paesi africani). Ma non solo: per una legge beffarda del contrappasso i Paesi occidentali e opulenti, quelli che ogni tanto mandano un sms di solidarietà e qualche tonnellata di cibi avariati e di medicinali scaduti, soffrono della piaga opposta. Un miliardo di persone in sovrappeso: bisogna agire, anche per loro.
Fare presto: deve essere stato questo il pensiero che ha assillato Cristina Cennamo dopo che con Enrica Sbordone ha ottenuto l’organizzazione dell’ufficio stampa di un convegno internazionale dedicato all’obesità e ad altri disturbi del metabolismo.
Un convegno, come informa un comunicato, con oltre 500 specialisti provenienti “a sorpresa (perché? non erano stati invitati? i soliti imbucati ) anche dall’America, dall’India e dal Giappone”. Tutti a parlare di grasso in eccesso “nella splendida cornice del Grand Hotel Quisisana” di Capri. E poi, magari, per smaltire lo spaghetto allo scoglio, ad esibirsi in una tammurriata da Anema e core con Guido Lembo, chansonnier principe dell’isola, puntualmente immortalato ogni estate in qualche duetto canoro con Ciro Ferrara o Emilio Fede in bandana.
Un parterre di specialisti coordinati dai professori Luigi Angrisani e Nicola Scopinaro. Tra i congressisti anche alcuni pazienti operati di obesità invitati a testimoniare la propria esperienza.
Ma, come si diceva, ognuno deve fare la propria parte. Dopo aver incassato il cortese ma fermo rifiuto di Giuliano Ferrara a fare da testimonial, ecco l’idea geniale di Cennamo e Sbordone: per un grande evento occorre una sede prestigiosa. E un po’ di moto non guasta mai, avrà pensato la giornalista, soprattutto se si parla di sovrappeso e di grassi da bruciare.
La conferenza stampa di presentazione dell’evento scientifico, dunque, viene fissata, come precisa il comunicato stampa “per il giorno 16 aprile presso il Circolo della Stampa di Napoli”. Tutti lì, in Villa Comunale, capitanati dai luminari della scienza che sono in prima linea contro il grasso. Dall’aeroporto, dalla stazione, dall’autostrada. Anche i giapponesi imbucati, con le loro cineprese e macchine digitali.
Avranno perso tutti qualche etto di troppo, il che non guasta. Ma per il convegno in Villa niente da fare: topi, scarafoni e piccioni non ne hanno voluto sapere di abbandonare il Circolo della stampa, diventato da anni il loro prestigioso appartamento sul lungomare dal 1999 quando i giornalisti della Campania (allora guidati da Franco Maresca, Assostampa, e Ermanno Corsi, Ordine) sono stati sfrattati, dopo una lunga stagione di sprechi, allegre gestioni e inquietanti presenze ai tavoli da gioco. Sono finite le vacche grasse.
Adesso, grazie a iodio e spazzatura di via Caracciolo, di grasse sono rimaste solo loro: le pantegane.
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