Assolto il nonno e primi vagiti del nipote

Ninetto er contropatto compie un anno il 21 aprile e il nonno omonimo “l’emozionatissimo  presidente del gruppo imprenditoriale” (pagina 19 del Mattino del 21 aprile 2007) ha potuto finalmente festeggiarlo come Dio comanda. È festa grande, non come un anno fa, quando il venticello della calunnia soffiava tra piazzale Clodio e le stanze delle lobbies finanziarie capitoline e lombarde per quel pettegolezzo della Unipol- Bnl e in via Chiatamone erano tutti armati di Vetril per rendere più trasparente la casa di vetro del quotidiano. Ma adesso i primi nodi vengono al pettine: sono stati necessari dodici anni, è vero, ma alla fine la verità ha trionfato.
La Corte d’Appello di Perugia ha messo la parola fine al processo che vedeva imputato l’emozionatissimo nonno Francesco Gaetano Caltagirone e il fratello Leonardo (le cronache non ci dicono se fosse anch’egli emozionantissimo) per una brutta storia di una presunta corruzione ad un magistrato. Vi risparmiamo i passaggi del processo. Basterà sapere che, come ci informa Massimo Martinelli a pagina 12 del Mattino del 15 marzo scorso in un servizio a quattro colonne in apertura della pagina di attualità, “il processo è costato una trentina di udienze, centinaia di milioni di vecchie lire, il lavoro di decine di persone e un danno enorme in termini di serenità per gli imputati”.
Ed ora aspettiamo con fiducia gli esiti dell’affare Unipol- Bnl. Ricucci, Coppola, Fazio e altri compagnucci della parrocchietta: state in campana. Martinelli vi tiene puntati.
Immaginate Ninetto a Villa Borghese a passeggio col nonno che con aria distratta gli accarezza i capelli con il cuore gonfio di amarezza e dimentica di comprargli il palloncino. Ma giustizia è fatta e il Mattino, nel suo stile sobrio e di basso profilo, fornisce una rigorosa e asettica informazione. Ma Martinelli non ci sta, e non può esimersi dall’analizzare lo stato comatoso della giustizia nello stile anglosassone modello i fatti separati dalle opinioni: “Era un’accusa del tutto infondata… Si fosse chiuso almeno tre anni fa, questo processo, (c’è una virgola inutile, ma forse serve a conferire maggiore sacralità alla frase finale) non sarebbe diventato l’ennesimo emblema di una giustizia che non riesce a giustificare nemmeno se stessa”. Ci piace immaginare la famiglia festeggiare a villa Caltagirone e fare il trenino con gli amichetti di Ninetto.
Un trenino lungo, a cui si è aggiunta di recente un’altra carrozza. Anzi, un carrozzino. L’emozionatissimo nonno il 4 aprile si emoziona ancor di più ed è costretto a telefonare in pasticceria per aggiungere un altro paio di chili di mignon in vista della festa: nasce Francesco, 3 chili e 150 grammi (è un po’ di più, lasciamo?) primo figlio maschio di Azzurra Caltagirone e Pier Ferdinando Casini, che così arriva a quattro eredi tra primo e secondo matrimonio. Prenotato l'Olimpico per il prossimo family day (hai visto mai: dovessero arrivare le famiglie di Berlusconi e Fini). Ma non sarebbe il caso di ribattezzare la manifestazione family due?
Tutti godono ottima salute, ci informa il Mattino in un riquadro di fianco alla gerenza. E in clinica accorrono Pier Ferdinando “in blouson sportivo e pullover” e i fratelli di Azzurra, Francesco e Alessandro. È questa la vera gerenza, altro che.

Monteiro Rossi

(*) Da www.lastampa.it
 
Francesco Caltagirone
Stefano Ricucci (*)
Danilo Coppola (*)
Antonio Fazio
Azzurra Caltagirone
Silvio Berlusconi
Gianfranco Fini