Illusorie apparenze

Roma ha un po’ di soldi che le avanzano dopo l’intreccio politici-neofascisti-capitale corrotta, un'operazione nata per rilanciare la propria immagine a livello mondiale. E vuole dare un segnale netto che i conti della giunta guidata da Ignazio Marino sono eccellenti e che ci sono soldi per tutti e non soltanto per noantri.
Ecco allora la grande occasione: la candidatura alle Olimpiadi del 2024. Ne parlano già tutti, ma meglio di altri ne parla il Corriere del Mezzogiorno, che dedica alla notizia la pagina 5 del 16 dicembre. Si scatenano fantasia e previsioni sulle sedi dei giochi: chi, meglio di Napoli, può ospitare degnamente il torneo di pallanuoto, che da quando ha scelto Antonio Sasso come testimonial è diventato più popolare del calcio? Ma si, scelta obbligata. E il Cormezz titola il servizio di Simona Brandolini: Olimpiadi, Napoli candidata al pallanuoto, Il titolo ubbidisce alle direttive del direttore Antonio Polito, ancora sotto choc dopo la direttora, la sindaca, l’assessora del suo predecessore Marco Demarco.
Polito ha raccomandato di non mortificare le parole nate come di genere maschile: e il nuoto è maschile. E il gioco è maschile. E il pallanuoto è maschile, che dubbio c’è? Soddisfatto, disegna nell’aria cerchi con il fumo della pipa, il direttore Polito, che sa bene quanto siano illusorie le apparenze. Come lo sapeva bene René Magritte, che dipinse una pipa ma avvertì: Ceci n’est pas une pipe.

Ruy Vaz
16 dicembre. Corriere del Mezzogiorno
 
Simona Brandolini
Antonio Polito
Marco Demarco