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Signore del menabò e dell’ufficio Diffusione, abile a scansare tutte le insidie di Distribuzione e di stampatori e fornitori di bobine di carta. Finora.
Dopo l’8 dicembre nulla sarà più come prima. Sasso, oltre che essere un virtuoso del proprio galleggiamento (ma questo lo sapevamo) viene chiamato ora a far galleggiare, anzi volare, la pallanuoto partenopea. Per lui, ora lo scopriamo, la palombella non ha segreti.
L’8 dicembre, infatti, il Corriere del Mezzogiorno con un inserto dedicato allo sport, settore guidato da Monica Scozzafava, propone un ampio servizio dal titolo ‘Pallanuoto, Napoli lancia la sfida’, una intera pagina e un fotone
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centrale nel quale appare Sasso (la conferma che sia lui e non un sosia ci viene da una immagine sul profilo Facebook in cui il grande direttore in calottina guida un improbabile settebello) col dito a indicare la strada verso il successo, perché, ricorda il catenaccio, 'la città ha avuto un ruolo principale in campo nazionale e internazionale', fin dai tempi dell’indimenticabile Fritz Dennerlein.
E il ruolo di Sasso non potrà essere che di centro-vasca, di direttore d’orchestra che lancia i suoi uomini verso la rete. Tutti intorno a lui portiere, difensori e attaccanti. Eroi bagnati ed effimeri, che passeranno, prima o poi. Tutti passano. Sasso resta. |
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