Fnsi, il 18 dicembre
si decide su Napoli

RICHIESTE DI affiliazione giornalisti Campani”: è questo il punto 5 all’ordine del giorno del consiglio nazionale Fnsi firmato dal presidente Giovanni Rossi (che, per rispetto ai 'radiati', scrive l'aggettivo con la maiuscola). Il consiglio si riunirà a Roma il 18 dicembre e dovrà decidere sulle richieste di affiliazione presentate a luglio dal Sindacato giornalisti della Campania (Sgc), con segretario l’ex giornalista del Mattino Armando Borriello e vice il cronista del Roma Claudio Silvestri, e a ottobre dal Movimento unitario dei giornalisti (Mug) presieduto da Domenico Falco
Le due associazioni intanto si preparano al confronto. Il 5 dicembre il segretario del Sindacato dei giornalisti ha organizzato un’assemblea nello studio del notaio Raffaele Tamburrino per apportare modifiche allo statuto

e ha convocato per il 18 dicembre nella sala tv-web della Provincia i 102 iscritti per procedere all’elezione degli organismi direttivi.
Da segnalare la norma transitoria, ultimo articolo e ultimo comma, che

Guido Besana, Armando Borriello e Domenico Falco

chiude lo statuto: “non possono essere eletti nel direttivo del Sindacato giornalisti campani coloro che hanno fatto parte del direttivo dell’Assostampa napoletana, Associazione regionale della stampa della Campania con la quale la Fnsi ha deciso con apposita delibera di sciogliere il patto federale il 4 marzo 2014, e con la quale il Sgc nasce in totale discontinuità. Per la modifica di questa norma non sarà necessaria una modifica dello statuto, ma una deliberazione dell'assemblea con maggioranza qualificata dei due terzi dei soci”. Una norma che punta a un effettivo ricambio di chi dovrà ora provare a ricostruire un sindacato dalle macerie e bloccare la strada ai tanti che, senza comparire in prima fila, si stanno riposizionando per riciclarsi e puntano a strappare una wild card per partecipare al prossimo congresso della Fnsi.
Il Sindacato giornalisti ha messo in campo iniziative sindacali e politiche. Sul primo versante ha seguito con successo le vertenze avellinesi delle emittenti Piuenne e Irpinia Tv alle quali ha partecipato per la Fnsi il componente di giunta Guido Besana. Sul fronte politico invece non ci sono stati risultati positivi. A fine novembre è stato indirizzato un appello a tutti i dirigenti dei sindacati regionali dei giornalisti; l’obiettivo era sollecitare la Fnsi a trovare una soluzione che consentisse alla seconda regione d’Italia per abitanti e terza per numero di giornalisti di partecipare al congresso della Federazione della stampa che si terrà a Chianciano il 27 gennaio.
All’appello non ha risposto nessuno; del resto se nel marzo scorso in consiglio nazionale la decisione di ‘radiare’ la Napoletana è passata in sostanza all’unanimità (44 voti favorevoli, un astenuto e nessun contrario) e se la

Giovanni Lucianelli, Lucio Perone e Giovanni Rossi

Federazione ha nascosto e continua a nascondere una notizia senza precedenti come la cancellazione della Campania, significa che il problema non esiste e, in ogni caso, non se ne deve neanche parlare.

Passiamo al Mug. Decisamente più numerosa la compagine capeggiata dal pubblicista Domenico Falco, con vice il professionista Giovanni Lucianelli e i pubblicisti Rodolfo Davoli, Lucio Perone, Harry Di Prisco ed Ettore Nardi, che dichiara mille iscritti, con una stragrande maggioranza di pubblicisti e un centinaio di professionisti. Il Movimento unitario dei giornalisti ha promosso diversi incontri nell’ambito del programma di aggiornamento professionale gestito dall’Ordine e ha attivato una serie di servizi e convenzioni per gli iscritti. Sulla strada dell’affiliazione alla Fnsi il Mug ha però davanti un muro invalicabile: le quote annuali degli iscritti che variano da trenta a zero euro, mentre alla Federazione va girata una quota da cinquanta euro.
Per cercare una soluzione il 16 dicembre saranno a Napoli Giovanni Rossi e il componente di giunta Fnsi Paolo Perucchini, i superstiti della commissione nominata sette mesi fa per risolvere il ‘caso Napoli’, che all’hotel Alabardieri incontreranno i dirigenti del Sindacato giornalisti e del Movimento unitario.