Dall'Umiltà a viale Mazzini

Ne ha fatta di strada Fabrizio Casinelli, quarantasei anni, ciociaro doc (nasce ad Arpino come Marco Tullio
Cicerone
), ex addetto stampa di Forza Italia, capo ufficio stampa della Rai.
Una carriera scandita da amicizie importanti e potenti, come quelle di Silvio Berlusconi, Denis Verdini e Paolo Bonaiuti. Una fedeltà alla causa azzurra premiata con un contratto a palazzo Chigi, negli anni in cui la stella del Cavaliere brillava più di quella che indicava la strada ai re Magi.
Alla Rai, Casinelli arriva al seguito di Mauro Masi, il manager di conclamata fede berlusconiana chiamato a sostituire Claudio Cappon alla direzione generale dell’azienda di viale Mazzini nell’aprile 2009.
Un anno dopo, l’ex uomo di fiducia di Mauro Masi, diventa capo ufficio stampa di quello che, a tutti gli effetti, continua ad essere – checché ne pensi l’attuale direttore generale, Luigi Gubitosi – un network a fortissima dipendenza Arcore.
A papà Silvio deve tutto anche Luca D’Alessandro, il collega di Casinelli all’ufficio stampa di via dell’Umiltà, approdato a Montecitorio nel novembre 2011 in sostituzione del defunto deputato pugliese Pietro Franzoso e riconfermato sotto le insegne del Pdl alle elezioni dello scorso mese di febbraio.
Ma non c’è due senza tre. La terza della squadra è Paola Picilli, consorte di Luca D’Alessandro, ex portavoce del presidente del consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, e dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino, il parlamentare "socialmente pericoloso" finito in galera (poi ai 'domiciliari' e da novembre tornato libero) per l’eccessiva vicinanza al clan dei Casalesi. Insomma, ne hanno fatto di strada i moschettieri di via dell’Umiltà.

Virgilio Poletto

(*) Da www.dagospia.com
(**) Da www.ilfiatosulcollo.org
 
Fabrizio Casinelli (*)
Silvio Berlusconi
Luca D'Alessandro **
Nicola Cosentino